25 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Opposizione

Casini: No alla «Santa Alleanza». Bersani: Convergenza costituzionale

Il leader Pd: «Continuerò a dirlo anche se mi rispondono no»

ROMA - La 'santa alleanza' di tutte le opposizioni è sbagliata, Pier Ferdinando Casini respinge le avance di Pier Luigi Bersani, ma il segretario Pd non molla e ripete che serve una «convergenza costituzionale» e sottolinea che continuerà a dirlo anche se gli verrà detto di no. Casini e Bersani si sono incontrati, come ormai avviene spesso, alla presentazione di un libro, in questo caso l'ultimo scritto da Mario Tronti, e ancora una volta hanno avuto modo di confrontare le loro strategie, al momento diverse, per archiviare la stagione del berlusconismo. Casini ha criticato Walter Veltroni, rimproverandogli di avere commesso un «grande errore» all'inizio dell'attuale legislatura «illudendosi che il bipartitismo portasse una rendita di posizione al Pd. Una trappola grande come una casa».

Il fatto è, ha proseguito, che «cade nella stessa trappola chi oggi a sinistra propone una 'santa alleanza', almeno nei termini tradizionali. La più grossa sfida che posso lanciare a Berlusconi è fare una incursione nel suo campo, cercando di portargli via più elettori possibile».

«Io - ha precisato subito dopo Bersani - non ho mai proposto una 'santa alleanza'. Mai! Io ho detto che il Pd pone il problema di una fase ricostruttiva con una proposta 'larga' a tutte le forze di opposizione. E continuerò a dirlo anche se mi verrà risposto di no. Chi non ci sta dovrà dire cosa altro si può fare. Io mi rivolgo ad una convergenza di significato costituzionale tra moderati e progressisti. Poi, più ce n'è di moderati, più tu (Casini, ndr) riesci a portarne... Meglio è».