Ileanna Argentin: dalla Lega mi hanno gridato «Non fate parlare l'handicappata»
L'esponente del Pd disabile denuncia gli insulti che le sono stati rivolti ieri in Aula
ROMA - Argentin ha un accompagnatore che vota «e svolge tutte quelle mansioni che mi sono precluse perché sono paralizzata, muovo a stento la mano sinistra e basta. Faccio persino fatica a sostenere la testa». E ricorda i fatti di ieri: «Mi si avvicina il collega del Pdl Osvaldo Napoli e con il dito alzato, in modo minaccioso, mi fa: 'Gli devi dire a questo che non deve applaudire, capito?'. Con leghista Polledri che urlava 'ha ragione, ha ragione!'». Di qui la richiesta a Fini di intervenire per denunciare di non poter applaudire per la disabilità e allora «dai banchi del Carroccio qualcuno ha gridato: 'Non gli date la parola a quell'handicappata del c...», ha raccontato Ileana Argentin
ARGENTIN: MI SONO SENTITA QUASI VIOLENTATA - Gli insulti come una violenza e di quelle peggiori. Ileana Argentin, deputata disabile del Pd, torna, con Repubblica, sulla bagarre di ieri in Aula alla Camera, con la maggioranza in tilt perché battuta sul processo verbale per la questione processo breve.
«Mi sono sentita quasi violentata - dice Argentin - perché ho dovuto denunciare il mio limite, che pure è visibile a tutti. C'è questo di vergognoso: che mi abbiano costretta. Perciò ho rispedito indietro, senza neppure leggerlo, il biglietto di scuse che Napoli mi ha fatto recapitare».