3 maggio 2024
Aggiornato 14:00
Giustizia

Bindi: «Contro la dittatura della maggioranza abbandoniamo il Parlamento»

Il presidente del Pd propone l'Aventino. Ma Franceschini le risponde: «No, finchè sarò io capogruppo»

ROMA - «Dobbiamo decidere insieme qual è la soluzione migliore. Ma insisto: la non partecipazione può essere più chiara, più diretta di una partecipazione che non incide e spesso si rivela inutile», ha affermato Rosy Bindi che si è detta d'accordo con il presidio permanente davanti a Montecitorio.
«La dittatura della maggioranza merita una risposta forte. Non c'è più rispetto per le regole e non c'è rispetto nemmeno per la realtà visto che il Parlamento si accinge a votare un testo che dice: sì, Ruby è la nipote di Mubarak», ha aggiunto.

ROSY BINDI: PER PROTESTA USCIAMO DAL PARLAMENTO - Il presidente del Pd chiede che l'opposizione abbandoni il Parlamento in segno di protesta nei confronti di quella che definisce una «dittatura della maggioranza». In una intervista a Repubblica, ha spiegato: Ci vuole una strategia coordinata e programmata di iniziative in Parlamento e fuori dal Parlamento. Un'organizzazione scientifica della nostra opposizione. Il momento è tale che non possiamo rispondere con mezzi ordinari a una situazione straordinaria».

FRANCESCHINI: I FATTI ODIERNI DIMOSTRANO IL DOVERE DI DARE BATTAGLIA IN AULA - «Quanto accaduto ieri e stamattina dimostra che le opposizioni hanno il dovere di stare in Aula a fare le proprie battaglie». Lo ha detto il presidente dei deputati del Pd, Dario Franceschini, dopo la bocciatura del processo verbale della seduta di ieri dell'Aula di Montecitorio.

FINCHE’ SARO’ IO CAPOGRUPPO NESSUN AVENTINO - «Finché io sarò capogruppo - ha aggiunto - non ci sarà nessun abbandono dell'Aula. Di Aventino ce n'è già stato uno ed è bastato». La proposta di abbandonare i lavori è arrivata ieri ed è stata ribadita oggi dal presidente del Pd, Rosy Bindi.