3 ottobre 2025
Aggiornato 06:30
Emergenza immigrati

Napolitano chiama alla solidarietà, ma Bossi: «Fora d'i ball»

Domani il Consiglio dei Ministri decide sull'emergenza a Lampedusa. Pd contro il leader della Lega

ROMA - Intervento dell'Europa, accordi con i Paesi di provenienza e rimpatri dei migranti, che nel frattempo vanno tenuti preferibilmente al Sud. Concetti che Umberto Bossi riassume in un'unica espressione lombarda: «Gli immigrati vadano fora d'i ball». Frase che stride con l'appello che il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha lanciato alle Regioni: «Coesione e solidarietà non devono mancare in questo momento. Non è possibile che in una regione si accettino i sacrifici che sono imposti da questa situazione e in un'altra no», dice da New York il presidente della Repubblica. E contro Bossi si scagliano anche le opposizioni, in primis il Pd: se la soluzione del governo è quella prospettata dal leader leghista, attacca Pierluigi Bersani, «allora facciano da soli».

«FORA D'I BALL» - In attesa del Cdm di giovedì sull'emergenza e delle comunicazioni di Roberto Maroni al Senato, e della visita di domani del presidente del Consiglio Berlusconi a Lampedusa, la linea del governo viene dunque sintetizzata dal leader della Lega: «Fora d'i ball», e mentre si cerca il modo di rispedire a casa gli immigrati, «è meglio tenerli vicini a casa loro. Per portarli sulle Alpi devi fare migliaia di chilometri...». L'esatto contrario di quanto auspicato da Napolitano, ovvero uno sforzo di «coesione e solidarietà» tra tutte le regioni italiane per far fronte alla «situazione inaccettabile» di Lampedusa.