31 luglio 2025
Aggiornato 04:30
Emergenza immigrati

Bagnasco: Le Regioni siano generose, la UE intervenga

Il Presidente al Consiglio permanete della Cei: «Gli abitanti di Lampedusa non devono sentirsi soli»

ROMA - «Per predisporre soluzioni minimamente adeguate per gli sfollati, i profughi o i richiedenti asilo c'è bisogno, oltre che dell'apporto generoso delle singole Regioni d'Italia, anche della convergenza dell'Europa comunitaria, chiamata a passare - come giustamente si è detto - da una partnership della convenienza a quella della convivenza». Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco al Consiglio permanente della Cei in merito agli immigrati in arrivo dal Nord Africa.
«E' un'illusione pensare di vivere in pace, tenendo a distanza popoli giovani, stremati dalle privazioni, e in cerca di un soddisfacimento legittimo per la propria fame», ha detto Bagnasco. E «continuare a ritenere interi popoli poveri come fastidiosi importuni non porterà lontano».

Quanto al ruolo dell'UE, Bagnasco ha sottolineato, in riferimento all'Italia e all'Europa, che «i confini costieri della prima infatti coincidono con i confini meridionali della seconda. L'emergenza dunque è comunitaria, e va affrontata nell'ottica di destinare risorse per uno sforzo di sviluppo straordinario, che non potrà non raccogliere poi benefici in termini di sicurezza complessiva». In questo senso, «è l'ora dunque di attuare quelle politiche di vera cooperazione che sole possono convincere i nostri fratelli a restare nella loro terra, rendendola produttiva».

In riferimento, più specificamente, a Lampedusa, il presidente della Cei ha chiesto «ai responsabili un ulteriore sforzo perché, avvalendosi di tutti gli strumenti anche comunitari, si dia sollievo all'isola e ai suoi abitanti. Non devono infatti sentirsi soli».