Domani in piazza per acqua pubblica e contro il nucleare
Aderiscono anche Idv, Popolo Viola e Federazione di sinistra
ROMA - In piazza a Roma, domani, per l'acqua pubblica, per rilanciare l'appuntamento con i referendum del 12 e 13 giugno per dire no anche al nucleare e per abrogare la legge sul legittimo impedimento. Alla manifestazione, promossa dal 'Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune, dal 'Forum dei Movimenti per l'Acqua e da altri comitati, hanno aderito anche Italia dei valori, il Popolo viola e la Federazione della sinistra. Il corteo partirà alle 14 da piazza della Repubblica, per ribadire «le ragioni del nostro sostegno al referendum contro la privatizzazione dell'acqua e per portare avanti le nostre battaglie anche fuori dal Parlamento», ha spiegato in una nota il leader dell'IdV, Antonio Di Pietro.
DI PIETRO - «Quest'occasione - ha aggiunto - servirà a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza dell'appuntamento referendario: il 12 e 13 giugno i cittadini potranno dare una bocciatura sonora alle scelte scellerate di questo governo. Saranno loro a mandare a casa l'esecutivo che ha trasformato l'acqua da bene comune a privilegio per pochi, ha riportato in Italia la pericolosissima energia nucleare, attraverso un piano che prevede la costruzione di 13 centrali su tutto il territorio nazionale, ed ha varato una norma che consente a Berlusconi di ergersi al di sopra del principio della 'legge uguale per tutti. Il grande impegno del Forum dei Movimenti per l'Acqua, che ha raccolto le firme per due referendum, unito a quello dell'Italia dei Valori contro il nucleare e il legittimo impedimento, darà agli italiani la possibilità di voltare pagina e sfiduciare questo governo irresponsabile».
DILIBERTO - «Domani - ha affermato Oliviero Diliberto, portavoce della Federazione della sinistra - saremo in piazza a difesa dell'acqua, contro il ritorno del nucleare nel nostro Paese e contro la guerra in Libia. Tre temi di strettissima attualità, tre argomenti su cui ogni coscienza realmente democratica deve attivamente intervenire».