28 agosto 2025
Aggiornato 06:00
La riforma delle Istituzioni

Napolitano: Portare a termine il Federalismo con condivisione

L'appello del Presidente della Repubblica: «Fare le cose per bene perchè abbia basi durevoli»

VARESE - La riforma delle istituzioni in senso federale, che ha avuto un percorso «lungo e tormentato», va portata a termine «con il massimo sforzo di condivisione», e con «grande ponderazione, equilibrio e mirando a rafforzare l'unità nazionale». Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano parlando all'Università dell'Insubria di Varese di fronte a molti esponenti leghisti, tra cui il ministro dell'Interno Roberto Maroni, il sindaco di Varese Attilio Fontana, la vicepresidente del Senato Rosi Mauro, il presidente del Consiglio Regionale lombardo Davide Boni.

«Certamente abbiamo il dovere di fare le cose per bene - ha detto Napolitano nel suo discorso, a braccio, durato circa una ventina di minuti, di cui una buona parte dedicata alla lunga gestazione della riforma in senso federalista dello Stato - e proprio perché vogliamo che questo cambiamento abbia basi durevoli, che non sia un'altra tappa rispetto alla quale un giorno dovremo che non si è conclusa pienamente».
«Dobbiamo con grande ponderazione, equilibrio, mirando a ravvivare e rafforzare l'unità nazionale, - ha aggiunto Napolitano - attraverso un sistema di federalismo solidale, portare a termine questo compito con il massimo sforzo di condivisione. Più condivisa sarà questa riforma, più durevoli saranno le sue prospettive di consolidamento e successo nel futuro».

Per concludere il lungo cammino verso il federalismo occorre superare il «bicameralismo perfetto» ha detto Napolitano. «Abbiamo avuto un cammino talmente tormentato e talmente lungo che abbiamo ora il dovere di concluderlo con coerenza e nello spirito di una evoluzione in senso federalistico del nostro sistema di autonomie e del nostro Stato democratico». «Qualcosa - ha proseguito- che in questo ultimo periodo abbiamo quasi finito per dimenticare, attraverso il superamento del bicameralismo perfetto, che richiede di essere superato perché possa esserci anche al vertice dello Stato una conclusione coerente di questa evoluzione, su cui sembrava esserci, all'inizio di questa legislatura, una possibile ampia convergenza».