29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Referendum

La sfida di Di Pietro: Voto politico per cacciare Berlusconi

Il leader dell'Italia dei Valori: «Se vince il sì Napolitano prenderà atto che il Premier non ha il consenso»

ROMA - Parte da piazza Navona la sfida dell'Italia dei Valori sui referendum contro il legittimo impedimento, contro la privatizzazione dell'acqua e contro il nucleare e l'appello di Antonio Di Pietro «a tutte le forze politiche, sociali economiche»: «Dateci una mano a convincere i cittadini», è stata l'esortazione dell'ex pm in chiusura della manifestazione che ha lanciato la campagna referendaria perché questa «non è una battaglia politica tra l'Idv e chissà chi» ma si tratta di «temi planetari, né di destra, né di sinistra».

LA SFIDA - Tuttavia, è sulla questione della legge che permette al premier Silvio Berlusconi di evitare i processi, quella contro cui l'Idv ha raccolto «oltre 2 milioni di firme», che il discorso di Di Pietro si è infiammato: «Dobbiamo adottare lo stesso metodo che usa lui quando dice che è legittimato a governare dal popolo - ha spiegato l'ex pm - lanciamogli una sfida: vediamo se è vero che hai il popolo dalla tua parte». E allora la domanda del referendum, ha sintetizzato Di Pietro, diventa: «Ma tu lo vuoi ancora o no? Se non lo vuoi, vota sì al referendum. Sarà un voto politico per mandare a casa Berlusconi. Se vincono i sì, il giorno dopo anche Napolitano dovrà prendere atto che Berlusconi non ha più il consenso popolare e deve andare a casa».

LEGITTIMO IMPEDIMENTO - «Tutti - ha concluso Di Pietro - hanno capito com'è Berlusconi. Ma siccome non si possono prendere i bastoni, né si può aspettare il 2013 o che lui si dimetta da solo visto che non lo farà mai visto che è andato a Palazzo Chigi per evitare la galera e che il Parlamento non lo manderà mai via perché la maggior parte dei parlamentari sono sotto ricatto, allora bisogna votare al referendum contro il legittimo impedimento».

NUCLEARE - Sul nucleare, infine, Di Pietro ha accusato il governo di «sciacallaggio» perché «dice che sta riflettendo. Loro stanno riflettendo al cesso...ma lo fanno solo per evitare che i cittadini vadano a votare...».