26 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Per il leader del Pd il banco di prova saranno le amministrative

Bersani: «Non si torna indietro l'accordo con il Terzo Polo si farà»

Sulle accuse rivolte da Fini alla Sinistra: «Capisco che deve destreggiarsi. Ma se confermasse quella posizione non ci resterebbe che fargli gli auguri»

ROMA - Nessun passo indietro sul patto con il Terzo polo, un'alleanza «tra moderati e progressisti». Lo dice il segretario Pd, Pier Luigi Bersani, alla Repubblica. «Abbiamo delle buone occasioni per realizzare questo incontro. Alle amministrative, nel passaggio dal primo al secondo turno. In Parlamento, con le battaglie sui temi costituzionali», spiega.

IL PD SI RIVOLGE AI MODERATI E AI PROGRESSISTI - Quanto a Fini, critico ieri anche con la sinistra, il leader di Fli - osserva Bersani - «deve destreggiarsi tra un'opposizione al Premier e la necessità tattica di far intendere che lui si occupa di riorganizzare la destra. Se il suo orizzonte è quello ci limitiamo a fargli gli auguri. Se invece vuole costruire un'alternativa di centro, il discorso cambia». La politica delle alleanze penalizza il Pd? «La proposta politica del partito resta assolutamente ferma, si rivolge ai moderati e ai progressisti. Al momento giusto tireremo le somme».

LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA? LA SOLITA CHIAMATA POPOLUSTA - Infine la riforma della giustizia in arrivo, «la solita bandiera populistica di Berlusconi, il solito modo di non andare ai problemi concreti, la solita chiamata a giudizio di Dio sulla persona».