25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Giustizia

Governo accelera su riforma. Giallo prescrizione breve

Consiglio dei Ministri il 10/3. Alla Camera proposta Pdl, ma Ghedini la sconfessa

ROMA - Sono mesi che le opposizioni polemizzano con il Governo per la 'paralisi' del Parlamento e del Governo. Una polemica che si chiuderà a breve, visto che almeno sui temi della giustizia il Governo e il Pdl sono in grande fermento: il Consiglio dei ministri straordinario che potrebbe varare la riforma costituzionale della giustizia, o almeno avviare l'esame della bozza del ministro della Giustizia Angelino Alfano, è stato fissato per giovedì 10 marzo alle 9,30. Mentre alla Camera è nato un giallo: il deputato del Pdl Luigi Vitali ha presentato una proposta di legge che potrebbe fermare subito i processi contro Silvio Berlusconi attraverso un «taglio» alla prescrizione per gli incensurati e per gli ultrasessantacinquenni, ma il presidente della Consulta giustizia del Pdl Nicolò Ghedini, legale del presidente del Consiglio, lo ha sconfessato mentre esplodevano le polemiche delle opposizioni.

Di più, lo stesso premier ha detto di non sapere nulla del provvedimento. «Non ne so nulla», ha detto Silvio Berlusconi ai giornalisti all'uscita da palazzo Grazioli. A chi gli chiedeva se si tratti comunque di una iniziativa del Governo, il Cavaliere ha ribadito «Davvero non ne so nulla».

La proposta di Vitali si è guadagnata l'immediata censura del Pd. Donatella Ferranti l'ha bollata come «sconcertante» perché «costruita per risolvere i problemi giudiziari di Berlusconi, a partire dal caso Ruby i cui atti potrebbero essere resi nulli d'un colpo». Poi la smentita di Ghedini: anche se di prescrizione breve si era parlato nei giorni scorsi, e i vertici del Pdl non avevano smentito che l'ipotesi fosse allo studio, l'avvocato del premier ha stroncato l'iniziativa. «La proposta depositata dall'onorevole Vitali - ha detto - è di sua esclusiva iniziativa e non concordata con la Consulta Giustizia del Pdl. Chiederemo all'onorevole Vitali di ritirare immediatamente quella parte di ddl che potrebbe offrire strumentali polemiche in particolare per ciò che riguarda la prescrizione».