30 luglio 2025
Aggiornato 14:00
Futuro e Libertà

Bocchino: Fuoriusciti a causa di personalismi, non per politica

Il vicepresidente di FLI: «Il nostro è un progetto ambizioso di centodestra alternativo»

ROMA - «Io non odio nessuno e non credo ci sia odio in queste vicende, sono intervenuti personalismi». Così Italo Bocchino a RepubblicaTv risponde a proposito dei parlamentari che hanno lasciato Fli. «Sono certo che Bellotti sia andato via per ragioni diverse, il rapporto con me era ottimo - spiega il vicepresidente di Fli - i rapporti di forza sono democratici, se qualcuno ha un modello alternativo a quello che ho messo in campo accanto a Fini con Generazione Italia lo può mettere in campo, all'assemblea costituente si poteva chiedere di votare su chi doveva essere il numero due e io mi sarei adattato. Faremo 110 congressi provinciali e poi 20 congressi regionali, con la logica di una test un voto, se c'è consenso lo si esprime sulla base di tesi politiche, chi se ne va lo fa perché non riesce nel contesto a far valere i suoi spazi, mi dispiace se ne vadano ma non credo che il problema di Fli sia di chi se n va, queste sono cose di Palazzo che non interessano i cittadini».

Bocchino racconta anche che «sul territorio non abbiamo perso, come in Piemonte dopo l'uscita di Rosso, ieri ero a Padova per l'assemblea dei circoli del Veneto, ma dopo l'uscita di Saia neanche il suo amico di infanzia e il suo assistente parlamentare lo hanno seguito, questo lascia comprendere che si tratta di questioni personali e non politiche». Quanto alle voci su Andrea Ronchi il vicepresidente di Fli assicura che «è da escludere lasci Fli per il rapporto che ha con Fini. Ma se pure io me ne andassi Fli perderebbe un buon organizzatore ma Fini perderebbe tre voti, quelli della mia famiglia perché questo progetto politico ha consenso per la leadership di Fini e per la proposta di un centrodestra alternativo», quindi «è un progetto molto ambizioso non legato a singoli».