Maggioranza ferma a 309 ma minimizza: Tutto come previsto
Giachetti (Pd): «Governo esanime». Il responsabile Grassano non vota
ROMA - Nonostante la presenza del governo al gran completo e del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, alla votazione nominale di questa mattina, si ferma a 309 deputati la maggioranza in Aula alla Camera. Nel giorno della fiducia al decreto Milleproroghe non si materializza quindi quella 'quota 319' su cui il governo ritiene di poter contare dopo il ritorno nel Pdl di alcuni esponenti di Fli come Luca Bellotti e Roberto Rosso. «Tutto previsto» secondo Ignazio La Russa, mentre per il democratico Roberto Giachetti «non c'è la maggioranza politica».
Non partecipano al voto di fiducia il deputato di Iniziativa responsabile Maurizio Grassano, il deputato di Mpa Ferdinando Latteri e l'esponente del gruppo Misto Antonio Gaglione. Questi ultimi due vengono considerati dalla maggioranza nel computo dei sostenitori del governo ma il loro voto a favore non si è ancora materializzato in Aula alla Camera. Assenti alla votazione anche il repubblicano Francesco Nucara, i deputati del Pdl Abelli, Angeli, Muro e Palumbo, il leghista Chiappori. In missione i ministri Carfagna, Frattini e Maroni e il deputato del Pdl Saglia.
Diversi assenti anche nell'opposizione: i finiani Giulia Bongiorno, Giulia Cosenza, Aldo Di Biagio, Enzo Raisi, Francesco Divella, gli Idv Antonio Di Pietro e Gabriele Cimadoro, gli Udc Marcazzan, Ricardo Antonio Merlo e Domenico Zinzi, i democratici Ciriello, Fedi, Rossomando, Mastromauro e Melandri. Non hanno votato anche i liberaldemocratici Italo Tanoni e Daniela Melchiorre, il primo assente, la seconda in missione così come Massimo Donadi, capogruppo Idv. In missione anche l'esponente delle minoranze Brugger, mentre Zeller non ha partecipato al voto. Tutte assenze, quelle nell'opposizione, che comunque non avrebbero ribaltato l'esito della fiducia: seppure fossero stati tutti presenti il fronte anti-governo si sarebbe fermato a 308.
«Nonostante l'accanimento terapeutico - osserva Giachetti - dei continui voti di fiducia, la presenza e il voto di tutti i ministri e del presidente del Consiglio in testa, il governo Berlusconi è esanime. Oggi alla Camera Pdl e Lega si sono fermati a 309 voti, ben lontani dalla soglia della maggioranza politica di 316. La ex maggioranza sopravvive solo grazie a qualche deputato disponibile a fare da ciambella di salvataggio ad un governo che galleggia».
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