28 marzo 2024
Aggiornato 20:00
Iniziate le dichiarazioni di voto

Milleproroghe alla Camera per la fiducia

Per le opposizioni violenta la Costituzione. Ma la Lega replica: «Il provvedimento si è gonfiato per le richieste delle minoranze»

ROMA - Sono iniziate nell'Aula della Camera le dichiarazioni di voto sulla fiducia posta dal governo sul Milleproroghe. Al termine delle dichiarazioni di voto ci sarà la prima chiama per la fiducia. Le operazioni di voto dovrebbe concludersi intorno alle 12.
Nel pomeriggio ci sarà il voto sul provvedimento. Poi alle ore 18 il decreto verrà trasmesso alle commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato per un esame rapidissimo e per consentire l'approdo nell'Aula di Palazzo Madama e il via libera definitivo domani.

SIMONETTI (LEGA): LA FIDUCIA POSTA PER EVITARE CHE SI ARENASSE - Sul decreto Milleproroghe «c'è stato dibattito in Commissione e anche al Senato» e se i provvedimenti si gonfiano «è anche per le richieste della minoranza». Lo ha detto Roberto Simonetti, della Lega, dichiarando in Aula alla Camera il voto favorevole alla fiducia, messa non per strozzare il dibattito ma per evitare che il testo si arenasse.

GALLETTI (UDC) GOVERNO IN STATO CONFUSIONALE - «Noi diciamo no a questa fiducia». Così Gian Luca Galletti, in sede di dichiarazioni di voto sulla fiducia posta dal governo sul Milleproroghe nell'Aula della Camera, conclude il suo intervento e punta il dito contro un governo «in uno stato confusionale», la cui «leadership» è nelle mani della Lega, e che «ancora una volta ha tentato di violentare la Costituzione e il Parlamento».

C’E’ DENTRO TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO - «Ricordo bene gli interventi del ministro dell'economia Tremonti in quest'Aula - ha sottolineato Galletti - quando diceva che bisognava arrivare alla semplificazioni delle leggi di bilancio.
Dopo tre anni è tutto peggio di prima».
Galletti ha stigmatizzato le parole del premier, Silvio Berlusconi, il quale ha affermato che il Milleproroghe era «un focoso destriero» ma esce dal Parlamento come «un ippopotamo».
«Vorrei sapere - ha ironizzato Galletti - chi e cosa ha suggerito al premier un simile» esempio per quanto riguarda il focoso. «A me non sarebbe mai venuta in mente». Quanto all'ippopotamo, «sono stati il governo e la sua maggioranza a ridurlo così: c'è dentro tutto e il contrario di tutto».

PISICCHIO (API): UN MOSTRO NUTRITO DA LEGGI INCOERENTI - «Una manovra inaccettabile e quindi inaccoglibile». Così il vicepresidente dell'Api, Pino Pisicchio, in sede di dichiarazioni di voto nell'Aula della Camera, annuncia il voto contrario del gruppo alla fiducia posta dal governo sul Milleproroghe. Pisicchio ha parlato di un decreto tramutatosi in un «mostro che porta in pancia mille leggi incoerenti».

HA UN DEFICIT COSTITUZIONALE - «Il grave deficit di forma- ha proseguito Pisicchio - è stato spiegato da Napolitano: la nostra Costituzione non può tollerare l'utilizzo di uno strumento eccezionale e limitato per immettere nell'ordinamento vere e proprie innovazioni normative,fra loro scoordinate, sotto la forma decretale e utilizzando, per di più, il voto di fiducia.» «La verità nuda, allora, è che questo governo è ammalato da mesi di inedia legislativa e si riduce ad adottare solo i provvedimenti omnibus per costruire norme che mai altrimenti avrebbero la possibilità di raggiungere il traguardo dell'approvazione.«