9 dicembre 2024
Aggiornato 18:30
Partito Democratico

Bersani lancia la rivoluzione rosa: Metà dei Ministri siano donne

«Senza le donne il cambiamento non fa un passo avanti. Pronti a legge d'iniziativa popolare, marzo mese della riscossa»

ROMA - «Le donne come protagoniste del cambiamento e come misura di giudizio del cambiamento». Pier Luigi Bersani scalda la platea della conferenza nazionale delle donne democratiche e la investe del compito di «continuare la battaglia civile», iniziata domenica 13 febbraio con la manifestazione 'Se non ora, quando?', «in rapporto con il movimento» dandosi «nuovi appuntamenti». In particolare a marzo, nel mese, secondo il segretario del Pd, «del risveglio, della riscossa italiana»: perché proprio nel giorno della festa delle donne, l'8, ricorda, verranno consegnate le firme raccolte dal partito per chiedere le dimissioni di Berlusconi e «da lì dobbiamo pensare a come creare un ponte con il 17 marzo», festa nazionale per i 150 anni dell'unità d'Italia.

LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE - Il numero uno dei democratici ha insistito molto anche sul «valore aggiunto della presenza femminile nel partito» sottolineando la sua decisione di scegliere la metà dei componenti della sua segreteria donne e lanciando una proposta: «Una legge di iniziativa popolare per chiedere che metà dei ministri del governo nazionale siano donne». Quindi ha concluso: «Senza le donne il cambiamento non fa un passo avanti. E senza un passo avanti delle donne non c'è cambiamento».