5 maggio 2024
Aggiornato 05:30
Federalismo

Bossi rassicura il Colle: osserveremo le procedure

Il leader della Lega promette a Napolitano «toni bassi» sul 17 marzo

ROMA - Stabilità di governo, toni bassi e niente eccessi il 17 marzo da parte degli amministratori leghisti. Ma soprattutto rigida osservanza delle procedure previste per il federalismo fiscale, nessuno strappo o fuga in avanti, e ricerca della condivisione anche sui prossimi decreti attuativi della riforma, senza necessariamente ricorrere alla fiducia annunciata oggi da Silvio Berlusconi sulle comunicazioni alla Camera circa il decreto legislativo sul fisco comunale. Umberto Bossi ricuce così il rapporto con Giorgio Napolitano, in un incontro che fonti leghiste confermano davvero cordiale, al di là della formula di prammatica.

Un'occasione per rinsaldare un rapporto segnato negli ultimi anni da continue dichiarazioni di stima nei confronti di Napolitano da parte del Senatùr, che non ha rischiato di incrinarsi neppure con la forzatura del Cdm lampo per approvare il decreto sui Comuni nonostante il pareggio in Bicamerale. Del resto immediatamente dopo la nota del Colle, Bossi aveva fatto sapere di voler accogliere il richiamo quirinalizio, annunciando contestualmente l'incontro di oggi e intestandosi il compito di riallacciare il rapporto tra governo e Colle.

Al Capo dello Stato, il leader leghista e Roberto Calderoli hanno illustrato la situazione degli ultimi decreti legislativi, e avrebbero ricordato lo sforzo del Carroccio per arrivare ad un'intesa anche sul contrastato decreto sul fisco municipale. Un metodo che i vertici leghisti avrebbero promesso al Capo dello Stato di non abbandonare, evitando se possibile il ricorso alla fiducia evocato oggi dal premier: una decisione da prendere eventualmente solo dopo aver ascoltato il dibattito. Così come Bossi avrebbe assicurato a Napolitano che, dopo l'incidente della scorsa settimana, la Lega ha tutta l'intenzione di procedere secondo il dettato della delega e secondo i corretti rapporti di collaborazione istituzionale.
Peraltro il Presidente della repubblica avrebbe trovato nella Lega un interlocutore sensibile alla necessità di evitare lo scioglimento anticipato delle Camere in un momento di crisi economica che richiede stabilità.
Ma non solo. Al Presidente della repubblica Bossi avrebbe assicurato un corretto comportamento istituzionale anche da parte degli amministratori locali del Carroccio, in occasione dell'imminente festa dell'Unità nazionale. Rassicurazione tutt'altro che banale, all'indomani della richiesta leghista di considerare il 17 marzo una normale giornata lavorativa.