ANCI: il nostro giudizio non vincola nessuno
Il Presidente Chiamparino replica a Bossi: «Non siamo il soviet supremo»
ROMA - «Forse il ministro Bossi confonde l'Anci con il Soviet Supremo. Il giudizio espresso dall'Associazione sul decreto riguardante il federalismo municipale è un parere che non vincola nessuno». E' quanto dichiara Sergio Chiamparino, presidente dell'Anci, in merito alle parole del ministro Bossi che, interpellato sulla contrarietà delle opposizioni al decreto, ha dichiarato «Se i Comuni dicono sì, come fanno i partiti a dire no».
«L'Anci - ricorda Chiamparino - è una Associazione di rappresentanza istituzionale, che non ha un potere vincolante nemmeno fra i propri aderenti, figuriamoci verso i parlamentari. Soprattutto poi, quello che a me preme precisare, è che quello che noi abbiamo espresso è un parere, in larga misura positivo, su un decreto che riguarda l'autonomia fiscale dei Comuni. Giudizio che confermiamo, per la parte che riguarda l'accoglimento delle nostre proposte, ma che sottolineiamo riguarda lo specifico decreto sull'autonomia fiscale, che è solo una parte, e neanche la più rilevante, del complesso d'insieme del progetto federalista, che in larga parte resta da attuare. Mi riferisco, per esempio, ai decreti sui fabbisogni e costi standard, il federalismo regionale e la cosiddetta perequazione».
Dunque, conclude Chiamparino, «il giudizio dell'Anci è il giudizio dei Comuni. Ai parlamentari e ai partiti spetta un compito più ampio che è quello di verificare gli effetti e la portata delle norme sulla vita dei cittadini e delle imprese».