28 agosto 2025
Aggiornato 00:00
Terzo Polo

Adornato: punteremo sul gioco di squadra

Il deputato dell'UdC: «Contestiamo la favola dell'uomo solo al comando»

TODI - Il Nuovo polo per l'Italia non avrà un solo leader ma punterà sul gioco di squadra. Lo ha assicurato Ferdinando Adornato, deputato Udc, aprendo il seminario dei parlamentari del nuovo soggetto a Todi: «Agli italiani proponiamo di cambiare schema di gioco, di puntare sull'unità di una squadra che mette la serietà al primo posto, che promette di parlare un linguaggio di verità anche se impopolare, che sa che i sondaggi sono un orientamento ma non sono le tavole della legge», ha detto.

Il centrista ha chiarito la «questione del leader», un punto che «qualche nostro critico legge come una debolezza»: «Se non ne scegliete uno, non siete credibili. E se ne scegliete uno vi dividerete. Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Noi nasciamo per contestare la favola dell'uomo solo al comando, del direttore che con la bacchetta magica risolve i problemi di un'orchestra che non sa suonare, l'illusione di un leaderismo senza partiti che è stata la chimera della Seconda Repubblica. Nell'era della globalizzazione il problema delle organizzazioni moderne, degli Stati come dei partiti, delle aziende come delle banche, non è l'esaltazione di un solista ma la forza della rete, il gioco di squadra, la sintonia di una classe dirigente nella quale le competenze di ciascuno si sommano nel progetto di tutti».

«Già solo per questo - ha sottolineato Adornato - siamo già oltre la guerra tra il berlusconismo e l'antiberlusconismo che ha inquinato la nostra vita politica. Berlusconi dice di essere l'unico nel rapporto diretto con il popolo. E il Pd, con le primarie, va cercando il proprio unico da contrapporre all'unto del signore. Ma ormai sappiamo che qui di unico c'è stata soltanto la presa in giro degli italiani costretti al ruolo di tifosi di un pifferaio magico che poi puntualmente una volta al governo dimenticava la magia».