29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
Centrosinistra

Vendola: le opposizioni escano da palazzo

L'appello del leader del SEL: «Serve una piattaforma unitaria. Il Centrosinistra è un popolo unico che soffre avvitarsi politicista»

ROMA - Per le opposizioni «trovare una posizione comune difficile se si parte dal Palazzo» ma «se si partisse dal Paese, da un'Italia che sta soffrendo, dal dramma delle giovani generazioni che sono state collocate in una specie di limbo, allora sarebbe più facile». Lo sottolinea Niki Vendola, intervistato dal Tg 5 di Mediaset. «Io penso che il centrosinistra ha un unico, grande popolo. Che patisce perchè il ceto politico del centrosinistra si avvita dentro crisi nevrotiche frutto di un politicismo miope ed asfissiante. Io penso che il popolo del centrosinistra abbia diritto ad una piattaforma politica che restituisca orgoglio ad una coalizione che vuole cambiare l'Italia», dice Vendola.

DISCUTERE - «Se le opposizioni - sottolinea il leader di Sel - discutessero della crisi della società italiana e di cosa è necessario mettere in campo, per dare ossigeno al Paese, per uscire da questa apnea in cui vivono milioni di famiglie. Forse le opposizioni troverebbero così anche la strada per l'alternativa e per la costruzione di un cantiere credibile per vincere le prossime elezioni».
«Dove deve andare la politica - domanda Vendola - se non davanti ai cancelli di una fabbrica? Se la politica non sa ascoltare il dolore, le domande, le attese, le pene del mondo del lavoro a che serve la politica? E se non lo fa la sinistra, a che serve la sinistra?».