11 dicembre 2024
Aggiornato 16:30
Gentiloni attacca: «Siamo lontani dalla gente»

«Bersani pensa soprattutto a rafforzare il suo ruolo»

I veltroniani non pensano alla scissione, ma «Vendola e un miraggio e dovevamo dire “sì” a Marchionne»

ROMA - La posizione di Bersani sulla Fiat «non si capisce», l'alleanza da Vendola al terzo polo «è un miraggio» e, dal punto di vista del metodo, invece che parlare dei problemi degli italiani «cerca la prova di forza interna, chiedendo un voto sulla relazione». Tre questioni «due di merito e una di metodo» che l'ex ministro Paolo Gentiloni, in un'intervista al Corriere della Sera, contesta al segretario del Pd. Ma assicura: nessuna scissione, nè sondaggi commissionati per capire se ci sarebbe spazio politico per un un nuovo soggetto.

SU MIRAFIORI DOVEVAMO STARE CON I SINDACATI PER IL «SI» - Sull'accordo di Mirafiori, «penso che Bersani non abbia detto la sola cosa semplice che dovesse dire - afferma Gentiloni - e cioè che pur con tutti i distinguo da fare sui termini dell'accordo, noi avremmo votato, compatti, per il sì. Avremmo voluto che il Pd fosse accanto alla grande maggioranza dei sindacati che quell'accordo lo condividono».

SULLE ALLEANZE PROPOSTI MIRAGGI TRAGICI - Sulle alleanze, invece, per Gentiloni «riproporre l'idea di un'alleanza che vada da Vendola e Di Pietro fino al terzo polo è un semplice, tragico miraggio. Punto». E Gentiloni evita di rispondere sulla possibilità di avere realmente Vendola come alleato.

NON ABBIAMO PARLATO DEI PROBLEMI DEGLI ITALIANI - Infine, il metodo: «Bersani prima avverte che agli italiani dobbiamo parlare dei loro problemi e non dei nostri - conclude - poi cerca la prova di forza interna, chiedendo un voto sulla sua relazione. I titoli dei giornali, secondo Bersani, adesso su cosa saranno?». ma, alla fine, l'ex ministro assicura che non sta sondando le opinioni del Pd per una scissione interna.