24 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Poggiomarino

«Diplomificio» nel napoletano, due arresti e sei indagati

Classi e studenti inesistenti per mantenere parità istituto con le scuole superiori statali

NAPOLI - Classi e studenti inesistenti per permettere all'istituto scolastico di conservare la 'parità' con le scuole superiori statali rendendo possibile, così, eseguire gli esami di maturità in sede: un ricco introito proveniente da alunni di ogni parte d'Italia. Questo il fulcro dell'inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata (Napoli) che, questa mattina, ha portato al sequestro di parte dell'istituto «IseF» di Poggiomarino nonché all'arresto di due persone e all'iscrizione nel registro degli indagati di altri sei per associazione a delinquere finalizzata al falso ideologico. Ai domiciliari l'amministratore unico della società, Antonio Boccia, 34 anni, e per la dirigente scolastica generale amministrativa della scuola, Pasqualina Falanga, 62enne.

Le indagini condotte dalla Guardia di finanza di Napoli hanno permesso di accertare una organizzazione «delinquenziale strutturata» capeggiata da Boccia e Falanga, ma anche da Raffaele Rosario Boccia, amministratore di fatto dell'istituto deceduto nell'agosto 2010. Questi, con l'ausilio di sei vicepresidi, hanno «sistematicamente perpetrato» negli anni scolastici 2008-2009 e 2009-2010, una serie «ripetuta di condotte fraudolente, falsificando le generalità degli studenti iscritti» risultati inesistenti e attestato falsamente le presenze degli alunni sui registri di classe.