29 marzo 2024
Aggiornato 14:00
Centrosinistra

Pd, il partito dibatte la linea Bersani

In agenda alleanze, primarie, Fiat. Ma il clima nel partito è caldo: Arturo Parisi e i suoi firmano un documento in favore delle primarie

ROMA - Le alleanze, le primarie, la strategia del partito, la vicenda-Fiat: sono questi i temi-chiave della direzione del Pd che, dopo il rinvio pre-natalizio, si terrà stamattina nella sede del partito. Il segretario Pierluigi Bersani arriva con la sua piattaforma, quella lanciata la scorsa settimana dalle colonne del Messaggero, centrata sull'idea di un «patto repubblicano» per ristrutturare dalle fondamenta l'impianto delle nostre istituzioni e, al tempo stesso, fronteggiare le emergenze economiche e sociali che il Paese ha di fronte. Un patto rivolto a tutti, anche «non faremo il giro delle sette chiese», spiega Bersani.

Ma il clima nel partito è caldo: Arturo Parisi e i suoi firmano un documento in favore delle primarie, che il segretario invece vuole sottoporre ad una «revisione»; Enrico Letta e l'area Modem chiedono che sulla Fiat si pronunci una parola chiara, in favore dell'accordo, e Walter Veltroni, che stamattina ha riunito il suo 'movimento democratico', sottolinea che sul fronte alleanze la risposta l'hanno data gli stessi Fini e Casini. Senza contare i «rottamatori» di Pippo Civati e Matteo Renzi che, benché litigiosi tra loro, non sembrano disposti a concedere sconti al segretario.

Insomma, il segretario lavora in queste ore per cercare di sminare il terreno, anche se l'area di Dario Franceschini e Piero Fassino insiste perché la direzione si concluda con una conta, un voto sulla relazione di Bersani, che invece la minoranza di Modem preferirebbe evitare.