28 marzo 2024
Aggiornato 22:30
Fondamentalismo

Nigeria, Frattini: intolleranza religiosa molto grave e diffusa

Il Ministro degli Esteri: «Siamo tutti chiamati ad azioni concrete ed efficaci, anche l'Unione Europea»

ROMA - «Le notizie drammatiche che giungono oggi dalla Nigeria, dove ancora una volta vite innocenti sono state stroncate in atroci attacchi mirati a colpire la comunità cristiana, dimostrano che il fenomeno dell'intolleranza religiosa è molto grave e di vasta portata»: ad affermarlo è il titolare della diplomazia italiana, Franco Frattini, dopo avere appreso della morte di almeno 13 persone in un'area del centro della Nigeria in cui convivono comunità cristiane e musulmane. «Sono episodi che meritano la più ferma condanna», ha aggiunto il ministro, secondo quanto si legge in un comunicato.
«La comunità internazionale non può né deve chiudere gli occhi. Siamo tutti chiamati ad azioni concrete ed efficaci per far sì che qualsiasi forma di violenza interreligiosa venga stroncata alla radice, innanzi tutto sostenendo i governi affinchè attuino le necessarie misure di prevenzione e sanzionino i violenti e gli estremisti», ha insistito il titolare della Farnesina.

A intervenire deve essere anche l'Unione Europea, secondo il ministro, «a meno che non si voglia far vacillare quei principi universali ed irrinunciabili di civiltà sui quali poggia l'edificio comunitario». «Al prossimo Consiglio degli Affari Esteri dell'Unione, il 31 gennaio, verrà discusso su iniziativa anche italiana il tema del rispetto della libertà religiosa. Dalla discussione in sede europea dovranno scaturire risultati concreti, con particolare riguardo agli strumenti utilizzabili per garantire sicurezza e protezione alle comunità cristiane minacciate nel mondo», ha concluso Frattini.