Asse D'Alema-Veltroni? Bersani irritato
L' ex Premier e l'ex segretario smentiscono di essere al lavoro per individuare una nuova leadership per il Pd
ROMA - Il dibattito interno al Pd si è acceso oggi su un nuovo tema, un ipotetico asse tra Massimo D'Alema e Walter Veltroni per individuare una nuova leadership per il Pd. Un'analisi, per la verità, suggerita dalla stampa che ha creato non poco scompiglio tra i dirigenti e irritato il segretario, Pier Luigi Bersani. L'ipotesi alquanto ardita, di vedere impegnati su uno stesso progetto i due ex 'fratelli coltelli', l'ex premier e l'ex segretario, deriva dalla preoccupazione ormai serpeggiante tra i Democratici che la leadership di Bersani non sia abbastanza forte da reggere la concorrenza di Nichi Vendola, ragione per la quale l'altro tema che sta occupando i ragionamenti e le dichiarazioni dei dirigenti del Pd è quello delle primarie e di come 'disinnescare' una consultazione popolare che rischia di far diventare il governatore pugliese l'azionista di maggioranza del nuovo Ulivo.
La provocazione di Latorre - In questa ottica, spiegavano ieri, andrebbe letta la provocatoria proposta del dalemiano Nicola Latorre a Vendola di entrare nel Pd, un tentativo di indebolirne il consenso e di metterlo in difficoltà. Tentativo evidentemente malriuscito visto che le reazioni sono state tutte piuttosto critiche, a cominciare dalla segreteria di Bersani che non ha apprezzato le aperte critiche di Latorre alla gestione del partito. Oggi il segretario ha scelto di liquidare personalmente e a muso duro l'ipotesi di un asse Veltroni-D'Alema contro di lui: «Sento un sacco di chiacchiere sul Pd: mi entrano da un orecchio e mi escono dall'altro», ha detto Bersani.