19 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Università

Gli studenti non si fermano e conquistano anche San Marco

Le iniziative si moltiplicano come in un domino vorticoso in tutte le città. Striscioni dalla balconata principale del principale monumento veneziano

VENEZIA - Continuano anche oggi le proteste di ricercatori e studenti, universitari e non, che si sono uniti per dire no al ddl Gelmini: le iniziative si moltiplicano come in un domino vorticoso in tutte le città, dal tam tam su internet alle piazze, fino alla conquista dei monumenti simbolo, e dopo la Torre di Pisa, il Colosseo, la Mole Antonelliana, oggi è stata «occupata» anche la Basilica di San Marco a Venezia.

Ateneinrivolta.org raccoglie il ritmo della protesta in tutta Italia, in attesa che il ddl sulla riforma universitaria ritorni alla Camera, il 30 novembre, quando si preannuncia un nuovo 'No Gelmini Day'. A Venezia circa quaranta studenti hanno «occupato» la balconata centrale della facciata della Basilica di San Marco e, accanto ai famosi quattro cavalli di bronzo, hanno srotolato due striscioni: «The final countdown», «Non avrete la nostra fiducia». Sono rimasti per circa un'ora, controllati a distanza dalle forze di polizia. A Napoli, al termine di un'assemblea nell'università occupata, in centinaia hanno improvvisato un corteo e, dopo un breve blitz al Maschio Angioino e per le vie dello shopping pre-natalizio in Via Roma, si sono uniti ai disoccupati tentando di arrivare in prefettura, dove il premier Berlusconi era arrivato per un vertice sull'emergenza rifiuti. Al grido «La città ti rifiuta, di monnezza ce ne abbiamo abbastanza», i manifestanti sono arrivati fino a piazza Trieste e Trento, vicino piazza del Plebiscito e sono stati bloccati dalla polizia.