Galan in visita nelle zone alluvionate dell’agro salernitano
Confagricoltura: «A rischio 8000 posti di lavoro»
SALERNO - Nell’agro salernitano le esondazioni dei fiumi Sele e Tanagro hanno provocato ingenti problemi, soprattutto ai frutteti, agli agrumeti, alle serre, al vivaismo e alle colture invernali di ortaggi. Il Consiglio dei ministri, il 18 novembre, ha poi dichiarato lo stato di emergenza per le zone devastate dall’alluvione in Campania, nella provincia di Salerno e nell’area di Sarno e di Agropoli.
Ieri il ministro per le Politiche agricole Giancarlo Galan si è recato sul posto (in località Gromola nel comune di Capaccio-Paestum), dove ha visitato l’azienda, associata a Confagricoltura, di Walter e Giovanni Marandino, che ha pesantemente subito le conseguenze del maltempo.
Erano presenti all’incontro del ministro con gli agricoltori, il componente della Giunta confederale Giandomenico Consalvo, i presidenti della Confagricoltura della Campania Michele Pannullo e di Salerno, Rosario Rago.
Consalvo ha sottolineato la gravità della situazione e la necessità di interventi di ristoro: «Il problema non è solo ambientale – ha avvertito – con 8ooo posti di lavoro in agricoltura a rischio nella zona».
Consalvo, Pannullo e Rago hanno quindi attestato vivo apprezzamento al ministro Galan, che si è impegnato ad intervenire perché l’agricoltura salernitana possa tornare alla piena normalità.