24 aprile 2024
Aggiornato 15:30
L'emergenza

A Napoli la situazione dei rifiuti è come due anni fa

È questo il commento di Pia Bucella, capo degli ispettori Ue. Napolitano: «Mai ricevuto il decreto sui termovalorizzatori»

NAPOLI - La situazione di Napoli è simile a quella di due anni fa, poche le cose cambiate. È questo il commento di Pia Bucella, capo degli ispettori Ue a Napoli per fare un punto sulla gestione dei rifiuti in Campania. «Siamo venuti a Napoli per una prima ispezione nel luglio 2007, quando abbiamo avviato la procedura di infrazione. Siamo poi venuti nel 2008 e Napoli era sempre così - ha detto Bucella - adesso, dopo due anni, la situazione non è molto diversa. I rifiuti sono per strada e ancora non c'è un piano di trattamento e gestione della raccolta differenziata».

La delegazione dell'Unione europea è arrivata a Napoli per fare il punto sull'emergenza rifiuti. La città partenopea è invasa da 2.900 tonnellate di immondizia non raccolta che occupano i marciapiedi di tutte le strade e di tutti i quartieri della città. Una situazione «molto, molto grave», l'ha definita l'assessore all'Igiene del Comune di Napoli e che ha lanciato l'allarme: «E' ovvio che se non si troverà un rimedio, l'immondizia continuerà a restare in strada e, con questi ritmi, domani in città ci saranno circa 3.600 tonnellate non raccolte».

Intanto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha fatto sapere, in una nota, di non aver mai ricevuto il decreto legge sulla raccolta dei rifiuti e la realizzazione di termovalorizzatori in Campania, definito dal governo. «Il capo dello Stato - hanno fatto sapere dal Quirinale - si riserva pertanto ogni valutazione sui contenuti del testo quando gli verrà trasmesso».

La città è allo stremo e i sacchetti d'immondizia, gonfi di pioggia e sparpagliati a causa del vento, sono arrivati praticamente ovunque, molto spesso ostacolando anche il transito dei pedoni. In alcune zone è persino difficile riuscire a raggiungere gli androni dei palazzi a causa delle cataste di immondizia. L'unica valvola di sfogo, infatti, continua a essere soltanto la discarica di Chiaiano che, a regime, può ingoiare al massimo 700 tonnellate al giorno.