6 maggio 2024
Aggiornato 01:01
Italia-Libia

Fli vota con le opposizioni, Governo 3 volte sotto

A poco meno di 48 ore dal previsto incontro Fini-Bossi. Bersani: «Il crollo della maggioranza in Parlamento è anche merito nostro»

ROMA - E' il primo segnale ufficiale di sganciamento formale di Futuro e Libertà dalla maggioranza di Governo alla Camera: ieri ha fatto registrare per tre volte il voto decisivo dei finiani insieme alle opposizioni, con l'effetto di modificare la mozione del centrodestra sul trattato di amicizia Italia-Libia che porta la firma di Silvio Berlusconi e Muammar Gheddafi.

Poco più di 48 ore dopo l'annuncio di Gianfranco Fini sul possibile ritiro della delegazione Fli al Governo in assenza di dimissioni del Premier - e a poco meno di 48 ore dal previsto incontro fra Gianfranco Fini e il 'mediatore' Umberto Bossi - i finiani alla Camera hanno lanciato il preciso segnale che, come minacciato, garantiranno solo e soltanto l'approvazione parlamentare della legge di stabilità, per accogliere il richiamo esplicito a tutela della finanziaria venuto dal Presidente della Repubblica.
Il testo approvato, nel combinato disposto delle due mozioni approvate con i voti di opposizioni e Fli (quella dell'Udc e quella Fli-Mecacci), impegna il governo a sollecitare «con forza le autorità di Tripoli affinché ratifichino la Convenzione Onu sui rifugiati e riaprano l'ufficio dell'Unhcr a Tripoli, quale premessa per continuare le politiche dei respingimenti dei migranti in Libia».

Bersani: merito nostro - «Ora la crisi - commenta il leader Pd Pierluigi Bersani - è conclamata anche in Parlamento. E non può esserci un Berlusconi bis: dovrà nascere in governo di transizione. In ogni modo il crollo della maggioranza in Parlamento è anche merito nostro. L'opposizione in Parlamento sta svolgendo al meglio la propria funzione».