18 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Catania

Intrecci Cosa nostra-politica: in 47 in manette

Operazione dei Carabinieri del Ros denominata «Iblis». Tra gli arrestati anche un deputato regionale del Pid

PALERMO - L'operazione del Ros denominata «Iblis», che la notte scorsa ha portato all'arresto di 47 persone, tra politici e affiliati a Cosa nostra etnea, con le accuse di associazione mafiosa, omicidio, estorsioni, rapine e d'aver gestito e pilotato gli appalti pubblici sul versante orientale della Sicilia, rischia di avere ripercussioni sulla già precaria stabilità del governo regionale e sul suo più alto rappresentante, Raffaele Lombardo. Il blitz, infatti, è scaturito dall'inchiesta che nel marzo scorso ha riguardato il governatore siciliano, segno che, nonostante dalla Procura di Catania arrivino rassicurazioni riguardo la mancanza di elementi per procedere contro Lombardo, l'attività dei magistrati sia ancora in pieno sviluppo. Intanto in manette sono finiti alcuni personaggi di spicco del panorama politico, amministrativo e imprenditoriale siciliano.

Fra loro il deputato regionale del Pid Fausto Fagone; il consigliere Provinciale di Catania Antonino Sangiorgi; nonchè l'imprenditore Francesco Ilardi e l'avvocato civilista Agatino Santagati. Le indagini dei magistrati hanno portato alla luce un complesso sistema di collusione articolato che interessava diversi settori economici redditizi come quello dell'energia eolica, o della metanizzazione. E' stato poi accertato come gli affiliati a questo giro, si fossero aggiudicati appalti milionari grazie al ricorso a imprese «amiche». Nel corso dell'operazione i militari dell'Arma hanno provveduto al sequestro di beni mobili e immobili per circa 400 milioni di euro. A capo dell'organizzazione ci sarebbe stato un triunvirato composto da Vincenzo Aiello, Giuseppe Ercolano e Vincenzo Santapaola.