7 maggio 2024
Aggiornato 16:30
Centrosinistra

L'idea di Bersani: gruppo unico con Sel-Idv-Psi

Ma Movimento Democratico dice no. Gentiloni e Fioroni: «Non è così che si vince». Ok dai socialisti, Idv scettico, per Follini «è una follia»

ROMA - Il progetto di dar vita ad un gruppo unico del Pd con Idv, Sel e i socialisti, lanciata oggi da Pier Luigi Bersani torna ad agitare le acque dentro il partito e suscita la reazione negativa della minoranza di Movimento democratico e di Marco Follini che non condividono l'idea di Nuovo Ulivo a cui il segretario sta lavorando.
Il segretario del Pd ne ha parlato nell'ultimo libro di Bruno Vespa: «Vogliamo verificare con Vendola, Di Pietro e i socialisti se possiamo costruire insieme una struttura stabile per un governo di centrosinistra, magari pensando a un gruppo parlamentare unitario. Non un patto occasionale, ma un percorso strutturale. Naturalmente non lo faccio a tutti i prezzi. Dobbiamo dare agli italiani garanzie sul fatto che non scherziamo». Quindi, aggiunge, «con queste premesse può nascere anche un discorso con Casini».

Paolo Gentiloni, fra i promotori del documento 'veltroniano' dei 75, è il primo a contestare questa visione: «Il gruppo unico con Idv e Sel non mi pare un'idea vincente. E spero che aldilà delle anticipazioni del libro di Vespa, ci sia presto una sede di partito per discuterne». Rincara il messaggio al segretario un altro dei fondatori di Modem, Beppe Fioroni: «Non vinceremo le elezioni nè costruiremo l'alternativa a Berlusconi facendo i gruppi unici o dando l'idea di un partito che scivola a sinistra ma se saremo un partito di centrosinistra che parla alla complessità della società italiana e a quel 40% di italiani non votano».

Interviene anche Marco Follini, ex centrista che solo pochi giorni fa aveva minacciato di lasciare il partito a causa della «deriva a sinistra» del Pd rappresentata da patto stretto da Bersani con Nichi Vendola: «Non so quale demone della follia politica possa suggerire l'idea di un gruppo parlamentare comune tra Pd, Di Pietro e Vendola. Sarebbe dal mio punto di vista una mutazione dei caratteri genetici del Pd. Mi auguro che la saggezza collettiva trovi il modo di far sentire la sua voce».

E mentre il segretario dei Socialisti, Riccardo Nencini aderisce entusiasticamente alla proposta di Bersani: «Dopo i disastri del governo Berlusconi e gli errori della stagione dell'autosufficienza del Partito democratico, Bersani oggi è in cammino sulla strada giusta». Scettico invece l'altro 'invitato' ad entrare nel Nuovo Ulivo, l'Idv: «L'esperienza del Pdl - prosegue - ha dimostrato che non sono i gruppi unici a dare coesione, quanto la condivisione degli obiettivi ed il reciproco rispetto. La prima priorità comune è far cadere questo governo irresponsabile e dannoso e contestualmente lavorare alla costruzione della coalizione per l'alternativa di governo».

Dalla segreteria arriva la replica di Maurizio Migliavacca alle critiche interne ed esterne: «Da tempo abbiamo indicato gli obiettivi di governo del Partito democratico e abbiamo parlato di un Nuovo Ulivo in cui le forze di centrosinistra si sentano fortemente impegnate sul programma e sul percorso da compiere. In questa prospettiva non capisco cosa ci sia di strano a pensare alla possibilità che i partiti che avranno dato vita al Nuovo Ulivo possano anche dar vita a una presenza unitaria in Parlamento».