Pizzo ai commercianti: fermati 4 boss
Tutti sono accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata alle estorsioni. Scoperti anche grazie a collaboratori di Giustizia
ROMA - Gestivano per conto di Cosa nostra la riscossione del 'pizzo' e il racket delle estorsioni a Palermo, nei mandamenti della mafia di Resuttana, Tommaso Natale e Partanna-Mondello. Quattro persone inserite ai vertici di alcune famiglie mafiose del capoluogo sono state fermate questa mattina dai carabinieri del comando provinciale e dagli uomini della Direzione investigativa antimafia. Tutti sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata alle estorsioni.
Indagini della Dda locale - Il provvedimento cautelare scaturisce da indagini coordinate dalla locale Dda. Gli inquirenti hanno individuato i nuovi assetti criminali dei mandamenti mafiosi della città e che hanno trovato, fra l'altro, riscontro anche in dichiarazioni di recenti collaboratori di giustizia.
Sulla scorta delle emergenze investigative connesse con il concreto pericolo di fuga dei destinatari del provvedimento, i carabinieri hanno fermato i quattro coinvolti.
Gran parte dei commercianti vessati hanno ammesso di essere vittima del 'pizzo' fornendo ulteriori elementi per le indagini, che hanno portato all'interruzione della perdurante attività dell'imposizione del racket.