2 maggio 2024
Aggiornato 08:30
Politica estera

Napolitano: successi all'estero bilanciano tensioni interne

Il Presidente della Repubblica in Cina: nel Paese «largo sostegno» sulle linee fondamentali della politica estera

PECHINO - Anche se in Italia accadono sempre «vicende turbinose», sulle linee fondamentali di politica estera «c'è un largo sostegno alle scelte che si vanno facendo». La presenza italiana all'estero e lo spirito di iniziativa che essa incarna sono anche molto utili per «bilanciare rappresentazioni magari tendenziose di una realtà politica sempre turbata da fibrillazioni e tensioni». Lo ha detto da Pechino il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, comunque, non ha voluto affrontare nel dettaglio le spinose questioni di casa nostra.

«Nenni e Moro pionieri» - A ottomila chilometri di distanza dall'Italia, Napolitano ha preferito non parlare di affari interni. Si è concentrato piuttosto sul contributo che la comunità imprenditoriale e diplomatica italiana - che lo ha accolto nella capitale cinese al termine della prima giornata di visita ufficiale - dà nel tenere alta l'immagine del Belpaese all'estero. Il capo dello Stato è sembrato fermo nell'intenzione di volersi liberare dei malumori e degli scontri politici interni almeno per la settimana in cui sarà in viaggio nella Repubblica popolare.
In particolare, all'indomani delle critiche dell'ad della Fiat al sistema produttivo italiano, per Napolitano almeno in Cina «abbiamo avuto la fortuna di non avere tardato a capire cosa stava succedendo prima». In questo senso pionieri sono stati Nenni e Aldo Moro, ha ricordato il capo dello Stato. «Io sono qui per testimoniare lo sforzo di conoscenza e di comprensione che dobbiamo fare - ha sottolineato in riferimento alla situazione del paese - essenziale per dare il nostro contributo anche allo sviluppo della Cina».