19 aprile 2024
Aggiornato 20:30
«Biodiversamente»

Boom di visite per il festival dell'ecoscienza

Soddisfatto il WWF: «Tutto esaurito per i siti italiani di ricerca e di divulgazione scientifica»

ROMATutto esaurito nelle decine di musei scientifici, orti botanici, acquari, Oasi WWF, realtà territoriali di tutta Italia che ieri e oggi hanno animato la prima edizione di «Biodiversamente». Il Festival dell'Ecoscienza, organizzato dal WWF e dall'Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS), ha spalancato le porte sull'immenso patrimonio di natura conservato nei luoghi della ricerca e della divulgazione scientifica, oltre che nelle aree naturali, portando alle luci della ribalta il lavoro nascosto di centinaia di ricercatori ed esperti che lavorano ogni giorno per conservare la storia della biodiversità e garantire il suo futuro.

Pieno di natura - «Al Festival dell'Ecoscienza gli italiani hanno fatto il 'pieno' di natura, dimostrando un grande desiderio di conoscerla e toccarla con mano, sia in città che nelle aree naturali. E questa conoscenza può diventare un importante strumento di tutela, perché chi oggi ha scoperto il grande valore della biodiversità, domani vorrà e saprà difenderla sempre meglio - ha detto in una nota Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia - Per questo il WWF chiede che il complesso sistema che conserva, studia, tutela e comunica al grande pubblico la natura sia sostenuto da finanziamenti adeguati e possa così portare avanti un servizio importantissimo per la natura italiana e utile a tutti noi».

«Metti in conto la natura» - Durante il Festival dell'Ecoscienza, il WWF ha infatti lanciato l'appello «Metti in conto la natura» per il finanziamento pubblico della ricerca scientifica e della conservazione della natura, pesantemente minacciate dai tagli previsti dalla manovra economica, e ha già ricevuto l'adesione di importanti realtà del settore.
Da domani entrano nel vivo i lavori della decima Conferenza delle Parti di Nagoya, in cui 193 Paesi del mondo sono chiamati a definire le nuove strategie per ridurre la perdita di biodiversità entro il 2020, dopo il fallimento degli obiettivi 2010. E proprio venerdì 29 ottobre, alla chiusura della Conferenza, il WWF assegnerà il premio Panda d'Oro alle migliori «buone pratiche» per la conservazione della biodiversità nel nostro Paese. Perché, come dimostrato anche dal Festival dell'Ecoscienza, la natura in Italia gode di ottimi alleati, che ogni giorno lavorano sul campo per garantirle (e garantirci) vita e salute.