Dossier Marcegaglia: articoli già pubblicati da altri
Il quotidiano milanese pubblica «la verità sulle presunte minacce». Il Presidente di Confindustria al Corsera: «Continuerò a dire quello che penso»
ROMA - «Ecco il dossier sulla Marcegaglia». Il Giornale, come annunciato ieri, pubblica quattro pagine dedicate al presidente della Confindustria, ma si tratta di articoli scritti in passato da altri quotidiani e settimanali. Il dossier, si legge sotto il titolo di apertura del quotidiano nell'occhio del ciclone per i presunti documenti raccolti su Emma Marcegaglia che hanno portato alla perquisizione della sede del quotidiano e delle abitazioni del direttore e del vice direttore, «lo hanno costruito L'Espresso, Il Fatto quotidiano, La Repubblica e L'Unità: noi lo ripubblichiamo integralmente. Così si scopre una volta per tutte chi sparge fango e chi invece se lo prende in faccia».
«Abbiamo deciso di dimostrare ai lettori che non noi, cronisti d'antan, eccelliamo nella specialità di sputtanare la gente, bensì alcuni colleghi convinti di essere vergini solo perchè nopn lavorano per i media della famiglia Berlusconi», scrive il direttore editoriale Vittorio Feltri. «A titolo pedagogico oggi forniamo la prova che altri giornali si sono nel tempo dedicati alla famiglia Marcegaglia con vari articoli severi. E' stato sufficiente raccoglierli e, come per incanto, è nato un dossier».
Gli articoli riprodotti nelle pagine interne sono stati pubblicati nei mesi scorsi da «La Repubblica» (Nel mirino dei pm e del fisco 17 conti 'segreti' di Marcegaglia'), L'Espresso ('Emma concilia', 'Sembra la Carfagna ma è la Marcegaglia, 'Per Emma è già autunno'), Il Fatto quotidiano (Marcegaglia fa l'utile a spese dei fornitori', 'Sviste pulite', 'Quanti guai per l'azienda di Emma la zarina'), L'Unità (Marcegaglia fa rima con Alitalia'). Ma anche Il Corriere della Sera (Antonio Marcegaglia patteggia per una tangente Enipower') e La Stampa ('Rifiuti pericolosi, indagato il padre della Marcegaglia')
MARCEGAGLIA AL CORSERA - «Nessun dossier cambierà i miei giudizi sul Governo». Il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, in una intervista a Il Corriere della Sera, lo ribadisce, a proposito dell'inchiesta avviata dalla procura di Napoli sui presunti dossier de Il Giornale. E prosegue: «A dire ciò che si pensa si rischia di essere maltrattati. Ora si parla di scherzo ma le parole hanno un peso. Quando dico delle cose, io peso le parole. Sarà il magistrato a valutare».
«Io - prosegue Marcegaglia - non sono andata spontaneamente dai pm; sono stata chiamata come persona informata sui fatti». Non mi sembrava «una questione di tale gravità da avere un profilo penale. E spero sinceramente che la magistratura possa giungere alla stessa conclusione. Così come spero che tutti quanti abbassino la violenza del linguaggio».
Marcegaglia ribadisce che la sua Confindustria si è data la linea della legalità e proprio per questo «non ho problemi a far sì che si parli di tutto. Il mio braccio è fermo. Non sarà un dossier o una minaccia di dossier a farmi tremare». Nessun timore quindi. «Ci sono delle indagini in corso. Ho piena fiducia nella magistratura. Sono vicende note e già pubblicate, alcune delle quali accadute quattro o cinque anni fa». Il riferimento è alla condanna patteggiata dal fratello del presidente di Confindustria.