3 maggio 2024
Aggiornato 05:00
Caso Montecarlo

Anche Di Pietro chiede le dimissioni di Fini

Il leader dell'IdV: «E' ricattabile e il suo lungo silenzio lo conferma, non può più presiedere la Camera»

ROMA - Antonio Di Pietro schiera Italia dei Valori a favore della richiesta di dimissioni di Gianfranco Fini da presidente della Camera, a seguito dello scontro in atto fra Fli e Pdl sulla casa di Montecarlo abitata dal cognato Giancarlo Tulliani.
«E' ora - dice Di Pietro conversando a Montecitorio - evidente che non si tratta di uno scontro fra Istituzione ma di un vero e proprio ricatto. Di cui ieri sera in tv sono anche stati fatti i nomi dei ricattatori e del ricattato. Ci sono dunque gli estremi penali perchè sia la Procura della Repubblica persegua i ricattatori e accerti il ricatto. Ma, politicamente, sono sia il ricattatore che il ricattato a doversi dimettere perchè chi incarna le Istituzioni non può essere sotto ricatto, esponendo al rischio l'Istituzione».
«Il silenzio troppo prolungato del presidente Gianfranco Fini su questa storia, il non aver fatto e detto quella cosa semplice e chiara che avrebbe dovuto dire fin dall'inizio: «non ho venduto nessuna casa a mio cognato, nè quella casa gli appartiene», vuole dire che queste cose non le può dire. E che dunque è ricattabile. Ma un presidente della Camera non può essere ricattabile, a garanzia della Istituzione che rappresenta. Per questo Italia dei valori, politicamente, chiede le dimissioni sia del ricattatore che del ricattato».