19 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Casa Montecarlo

Supplemento di rogatoria a Montecarlo

Gli inquirenti hanno ricevuto i primi documenti, «ma ne mancano altri»

ROMA - Il valore dato all'appartamento di Boulevard Princesse Charlotte, a Montecarlo, in sede di successione e poi nei diversi passaggi di proprietà. E' questo uno dei documenti che gli inquirenti della Procura di Roma speravano di trovare nell'incartamento inviato dal Principato di Monaco nell'ambito dell'inchiesta sull'immobile venduto da Alleanza nazionale. I primi atti sono stati trasmessi a piazzale Clodio, ma ad un primo esame di chi indaga non sono completi. «Faremo a breve una richiesta di integrare il fascicolo», si spiega.

Gli investigatori, coordinati dal procuratore aggiunto Piefilippo Laviani e dal procuratore capo Giovanni Ferrara, vogliono accertare se è stato congruo il valore dato all'immobile, e le tasse che vi sono state pagate «sopra». Rispetto a quanto pubblicato da alcuni quotidiani negli ultimi giorni - si sottolinea - «il documento mostrato non è un contratto d'affitto ma una nota di trascrizione al pubblico registro».
Secondo quanto si è appreso gli atti sono trasmessi da Montecarlo in Procura a Roma con alcuni giorni di ritardo perché erano state inviate dall'autorità giudiziaria monegasca alla sede della Procura generale presso la Cassazione. E' stato poi ribadito che «allo stato, non c'è alcuna intenzione» di convocare per una audizione nè il presidente della Camera, Gianfronco Fini, e nemmeno Giancarlo Tulliani.