19 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Centrosinistra

Di Pietro: Bersani o Veltroni? Noi pensiamo al programma...

«Chi vuole allearsi con Idv lo studi». Ai Grillini: «Non basta la protesta, ora serve una alternativa»

VASTO - Bersani o Veltroni? Il leader dell'Idv Antonio Di Pietro preferisce tenersi lontano dalle polemiche e non commenta le fibrillazioni interne al Pd e le questioni poste dalla minoranza democratica. A Vasto, dove apre la festa dell'Idv, Di Pietro parla soprattutto del programma in undici punti del partito. Chi vuole stare con l'Idv deve condividere quello.
«Non ho detto con chi stare - risponde Di Pietro ai giornalisti che lo incalzano sulla diatriba interna al Pd -, ho indicato un programma e siamo noi a chiedere al Pd e alle altre forze politiche che vogliano allearsi con noi di leggerlo e di studiarlo...». Certo, ragiona Di Pietro, il Pd si trova a vivere la «contraddizione» contenuta nel suo stesso statuto di un segretario che è anche candidato premier in un percorso che prevede comunque le primarie. Ma sono 'affari loro' e comunque «va bene ricostruire un alleanza democratica ma bisogna vedere chi ci si mette dentro e per fare cosa».

SFIDUCIA - «Il governo dobbiamo sfiduciarlo in questa legislatura ed essere pronti a offrire un'alternativa. In questa legislatura ci sono le condizioni per poterlo sfiduciare? - si chiede l'ex pm -. Beh il mese di agosto sembrava di sì, settembre non so, ottobre...».
Poi Di Pietro attacca i finiani di Futuro e Libertà: «Non capisco perché i finiani e il Pdl si siano riaccordati su Lodo Alfano... Chiediamo a tutti quelli che dicono che c'è una questione morale - incalza - che siano coerenti o tacciano per sempre. Vogliamo capire se sono dell'opposizione o della posizione...». Comunque «la prima cosa da fare è la mozione di sfiducia al ministro dello sviluppo economico Silvio Berlusconi perchè dobbiamo fare sapere al Paese fino a che punto prende in giro anche il Capo dello Stato».

AI GRILLINI - «Il primo problema è togliere il macigno piduista Berlusconi dal governo, poi vanno tolti gli altri... ma se li togliamo tutti in una volta ci casca la casa addosso». Di Pietro si è rivolto proprio «ai movimenti, ai grillini, al popolo viola» con un avvertimento: «Se il movimento diventa solo protesta e non alternativa, se quel voto non aiuta a risolvere il problema allora siamo punto e a capo».
«Mai come in questo momento si deve ringraziare chi ha manifestato per fare conoscere cosa sta succedendo, penso al popolo viola, al mondo dei grillini, ai movimenti - spiega Di Pietro -, li dobbiamo ringraziare per lo sforzo di civile protesta che ha aiutato tante persone a informarsi ma ora che ci siamo informati che facciamo?». Insomma «va costruita l'alternativa».