Sit-in Cobas per «fermare le attività non didattiche»
Oltre 500 i manifestanti tra studenti e precari, ma anche movimenti politici del centro-sinistra
ROMA - Oltre 500 manifestanti si sono radunati nel pomeriggio a Roma davanti al ministero dell'Istruzione per protestare con i tagli alla scuola pubblica ed agli organici del personale decisi governo: al sit-in, organizzato dai Cobas, sono presenti alcuni sindacati, tra cui la Flc-Cgil, le associazioni dei precari e degli studenti, ma anche movimenti politici del centro-sinistra, anche extraparlamentare, movimenti dei genitori e singoli lavoratori contrari a tagli e riforme.
«La presenza delle varie componenti del popolo della scuola pubblica - ha detto Piero Bernocchi portavoce nazionale Cobas - ci conforta: è la conferma che tanti genitori e cittadini, indignati per una scuola che non garantisce più neanche elementari strumenti didattici senza tassare le famiglie, sono con noi. Cogliamo l'occasione per invitare tutti i docenti ed il personale Ata ad organizzare il blocco dei progetti e delle attività aggiuntive, delle cattedre oltre l'orario contrattuale, dell'accettazione in aula di alunni di altre classi, delle attività di coordinamento, dei viaggi di istruzione e delle visite guidate».
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