Fassino: anche gli anni '70 cominciarono con i fischi
L'ex segretario dei Democratici alla Stampa: «Da Schifani a Bonanni c'è stata un'escalation»
ROMA - «Ricordo bene gli anni di piombo a Torino, li ho vissuti sulla mia pelle. Anche allora si cominciò coi fischi, poi vennero i lanci di bulloni, le spranghe e infine si cominciò a sparare. Non dobbiamo credere che tutto questo non possa tornare». Così Piero Fassino, in una intervista alla Stampa, dopo la contestazione alla festa del Pd contro il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, da parte di alcuni esponenti dei centri sociali.
ESCALATION - «Certo quella stagione è alle nostre spalle - aggiunge Fassino - ma dai fischi a Schifani siamo passati in tre giorni al lancio di un candelotto a Bonanni e all'occupazione violenta del palco. Un'escalation». Certo, «chi ha fischiato lo ha fatto indignato per l'arroganza con cui la destra governa, per l'affarismo di cui ha dato tante prove in questi anni». Ma nulla «può legittimare in nessun modo forme di lotta intimidatorie e violente», perchè «se lasciamo passare l'idea che qualsiasi forma di lotta è lecita, la democrazia muore». L'avversario «si contrasta con la ragione, mai con urla e intimidazioni».