25 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Tensioni nella maggioranza

Frattini: disperati gli attacchi a Berlusconi su Putin e Gheddafi

Intervista a Repubblica del Ministro degli Esteri: «Nel silenzio di Fini, ancora dubbi su sua imparzialità»

ROMA - La richiesta giunta ieri dai 'finiani' della maggioranza di un chiarimento sui rapporti fra Silvio Berlusconi e i leader di Libia e Russia, Muanmar Gheddafi e Vladimir Putin, sono il sintomo della loro «disperazione politica». Ne è convinto il ministro degli Esteri Franco Frattini, che oggi in un'intervista a Repubblica parla di «una colossale sciocchezza».

I DUBBI SU FINI - «Se il pil italiano è cresciuto al pari degli altri paesi europei, se l'export ci ha trainato, è stato grazie alla capacità di promuovere il made in Italy. Da parte del presidente Berlusconi e del sottoscritto», dice Frattini. «Da ex ministro degli Esteri mi sarei atteso da Fini una parola, avrebbe dovuto smentire. Nel silenzio, ancora una volta, viene da dubitare sul suo ruolo di garanzia e imparzialità».
Stesso discorso per le accuse di utilizzare i servizi di spionaggio: «Sono dichiarazioni che danneggiano l'Italia», afferma il titolare della Farnesina, «l'immagine del Paese viene disonorata per colpa di questi irresponsabili».