3 ottobre 2025
Aggiornato 07:00
Casini: «Squadrismo su Fini»

Casa Montecarlo, indaga la Procura

Il presidente della Camera: «Bene le indagini sul patrimonio di An». Accertamenti dopo la denuncia presentata dagli esponenti de «La Destra»

ROMA - Truffa aggravata. Per questa ipotesi di reato la Procura di Roma ha aperto un fascicolo d'inchiesta rispetto all'appartamento di Montecarlo lasciato in eredità negli anni scorsi da una nobildonna ad Alleanza nazionale. L'avvio degli accertamenti, si spiega a piazzale Clodio, è un «atto dovuto» dopo la presentazione di una denuncia.

ACQUISIZIONE DOCUMENTI - Uno dei primi passaggi degli investigatori sarà quello di acquisire i documenti rispetto al passaggio di proprietà dell'immobile e alle persone fisiche e giuridiche coinvolte. Le verifiche saranno seguite dal procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e affidate agli uomini della Guardia di finanza.
L'esposto che ha dato origine al fascicolo è stato depositato, il 30 luglio scorso, ad una stazione dei carabinieri di fuori Roma, da parte di due esponenti del partito La Destra. In una nota della formazione guidata da Francesco Storace si riferiva che la segnalazione era stata fatta dal consigliere regionale Roberto Buonasorte e dal consigliere comunale di Monterotondo, l'avvocato Marco Di Andrea.

FINI - «Ben vengano le indagini su tutto ciò che concerne il patrimonio di An, anche se la denunzia proviene da un avversari politici». E' quanto dichiara in una nota il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, in merito all'inchiesta sul patrimonio di Alleanza Nazionale.

LO SCONTRO FINI-FELTRI - Il Giornale da diversi giorni ha pubblicato articoli molto approfonditi e informati sulla questione. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, alla luce di quanto riportato dal quotidiano diretto da Vittorio Feltri, pochi giorni fa aveva reso noto di aver presentato denuncia per diffamazione.
«Il presidente Fini non è titolare dell'appartamento, e non sono a lui riconducibili le società che hanno acquistato l'immobile - si sottolineava in un comunicato - Del pari è falsa la notizia relativa alla cifra versata quale corrispettivo. Sarà l'autorità giudiziaria ad acclarare la totale infondatezza di quanto divulgato e ad accertare la condotta diffamatoria».

CASINI: SQUADRISMO INTIMIDATORIO - C'è uno «squadrismo intimidatorio» nei confronti di Gianfranco Fini. A denunciarlo, in trasparente riferimento alle notizie di stampa sul patrimonio del leader di Futuro e libertà per l'Italia, è Pier Ferdinando Casini.
«Non mi piace lo squadrismo intimidatorio che sta emergendo su una vicenda relativa al Presidente del Consiglio», ha detto il leader dell'Udc durante una conferenza stampa alla Camera dei deputati. «Un conto è la questione morale e un altro che essa venga agitata come strumento di lotta politica. E' degradante». Casini ha anche stigmatizzato l'abitudine ad accusare i politici quando sono avversari e scusarli quando sono alleati. «E' un preoccupante doppiopesismo che non fa onore a chi lo alimenta», ha detto.