Vietti: il mio impegno per credibilità, imparzialità e terzietà
Il nuovo vicepresidente del CSM cita Beria d'Argentine: «Testa fredda in momenti caldi»
ROMA - «La credibilità, l'imparzialità, la terzietà del magistrato», questo l'impegno che Michele Vietti, neoletto vicepresidente del Csm, si assume con il suo nuovo incarico aggiungendo, nel suo discorso di insediamento a palazzo dei Marescialli alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che «il metodo di lavoro che adotterò sarà quello dello sforzo per un confronto che permetta di comprendere le ragioni altrui mentre si esprimono le proprie, con la convinzione delle proprie idee e l'umiltà di cambiarle».
Per Vietti infatti «non vale solo la forza dei numeri o degli schieramenti ma il merito sulle scelte che saremo chiamati a fare e questa votazione ne è la migliore dimostrazione».
Il vicepresidente del Csm ha voluto anche ringraziare i consiglieri, togati e laici, che lo hanno votato, precisando che questi ultimi «non sono componenti espressione di gruppi politici ma sono rappresentanti politici e democratici del Parlamento, che è la sede della sovranità popolare». Quindi ha apprezzato il fatto che il consenso nei suoi confronti sia stato così ampio, 24 preferenze su 26 consiglieri, escluso il Capo dello Stato che di norma si astiene, che dimostra che questo sarà «un Consiglio unitario e consapevole della forte responsabilità del ruolo di autogoverno della magistratura».
Infine Vietti ha concluso il suo discorso, rivolgendosi al Presidente Napolitano a nome di tutto il plenum, citando una frase del magistrato Alfonso Beria D'Argentin: «L'impegno che prendiamo con il Capo dello Stato e tra di noi sarà quello di avere 'mente fredda nei momenti caldi».