20 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Il nuovo CSM

A palazzo Marescialli ancora un ex dc ma non della sinistra

Dopo Rognoni-Mancino l'Udc Vietti. Laureato in Giurisprudenza a Torino nel 1977, avvocato e docente universitario

ROMA - Nato a Lanzo Torinese 56 anni fa, il nuovo vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura Michele Vietti, Udc, succede a Nicola Mancino in un posto più volte ricoperto, nel corso degli anni, da esponenti dell'area della sinistra democristiana (tra gli altri,Giovanni Galloni, Vittorio Bachelet, Piero Alberto Capotosti, Virginio Rognoni).

LA BIOGRAFIA - Laureato in Giurisprudenza a Torino nel 1977, avvocato e docente universitario, Vietti ha iniziato la sua attività politica con l'incarico di consigliere comunale a Torino dal 1990 al 1997. E' entrato in Parlamento nel 2001 e nel 2002 ha aderito all'Udc. Prima di allora, dal 1998 al 2001, era stato eletto dal Parlamento come componente laico di quel Csm del quale ora assume la vicepresidenza.
Prima di approdare all'organo di autogoverno della magistratura, Vietti è stato sottosegretario alla Giustizia con il leghista Roberto Castelli nel secondo governo Berlusconi e sottosegretario all'Economia e alle finanze nel Berlusconi-ter.
All'epoca in cui sedeva al ministero di via Arenula, Vietti fu uno dei quattro 'saggi' della Casa delle libertà (insieme al Guardasigilli Castelli per la Lega, Ignazio La Russa per An e Giuseppe Gargani per Forza Italia) incaricati di preparare la riforma dell'ordinamento giudiziario.
Esperto del settore giustizia per il partito di Pier Ferdinando Casini, membro della commissione Giustizia, in questa legislatura è stato sinora presidente vicario del suo gruppo parlamentare a Montecitorio.