Mancino: il CSM non è una Camera abusiva
Lo ribadisce il vicepresidente uscente: «Chi può preoccuparsi di pareri non vincolanti?»
ROMA - Dare pareri non vincolanti al Guardasigilli è una prerogativa del Consiglio superiore della magistratura che certo non è nè vuole essere una «terza Camera abusiva». Lo ribadisce il vicepresidente uscente del Csm Nicola Mancino nell'incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per il passaggio di consegne tra vecchio e nuovo Csm.
Il Consiglio «non è e non vuole diventare una terza Camera e perciò nel riconoscere i propri limiti - insiste Mancino - deve rispettare l'impianto costituzionale che in materia giudiziaria assegna il Parlamento il potere esclusivo di approvare le leggi». Nonostante i suoi pareri non siano vincolanti (e infatti Mancino si chiede «chi possa averne preoccupazione«) «le polemiche non sono mancate ed è stata perfino minacciata la restituzione al mittente di pareri non richiesti».