La settimana politica: intercettazioni, laici Csm e dopo-Scajola
Prosegue lo scontro nel Pdl. La Russa: «Chiarimento Berlusconi-Fini»
ROMA - Sullo sfondo di uno scontro interno al Pdl, si apre oggi una settimana intensa per la politica italiana. All'avvicinarsi della pausa estiva sono diversi, infatti, gli appuntamenti decisivi dell'agenda parlamentare e di governo.
INTERCETTAZIONI - Dopo quattro 'fumate nere', domani le Camere tornano a riunirsi in seduta comune per l'elezione degli 8 membri laici del Csm. Passaggio obbligato per il rinnovo dell'organo di autogoverno delle toghe, che scade a fine settimana, il 31 luglio, e la scelta del nuovo vicepresidente. Nel frattempo la Prima commissione dell'organo di autogoverno della magistratura deve prendere una decisione in merito al presidente della Corte di Milano, Alfondo Marra, coinvolto nell'inchiesta sulla cosiddetta P3, a carico del quale è stata aperta la procedura di trasferimento d'ufficio, oltre all'azione disciplinare avviata dal pg della Cassazione. Il magistrato ha annunciato che non sarà presente all'audizione disposta nei suoi confronti al Csm: la Commissione dovrà allora decidere se procedere al deposito degli atti dell'inchiesta finora acquisiti o rinviare la pratica al nuovo Csm.
DOPO-SCAJOLA - Giovedì 29 luglio, poi, approda nell'aula di Montecitorio il ddl sulle intercettazioni appena licenziato dalla commissione Giustizia. Sempre in settimana è probabile la nomina del nuovo ministro per lo Sviluppo economico dopo le dimissioni di Claudio Scajola. A preannunciarlo è stato la scorsa settimana il presidente del Consiglio Berlusconi.
CASO FINIANI - Nel Popolo della libertà, intanto, continuano le fibrillazioni tra i 'finiani' e la 'mainstrem' del partito. Nei confronti di Fabio Granata, in particolare, più di un esponente del partito di maggioranza ha chiesto l'intervento sanzionatorio dei probiviri. Un'ipotesi che non convince Ignazio La Russa: «Preferisco lo strumento politico della chiarezza una volta per tutte. Siamo all'ipotesi terminale, al guardarsi in faccia e parlarsi chiaro. Lo facciano Berlusconi e Fini».
LA MANOVRA - La settimana che si apre è cruciale anche per la politica economica del Governo. Oggi l'aula della Camera inizia l'esame della manovra sulla quale è previsto che l'esecutivo chieda la fiducia. Il voto finale è atteso per giovedì. La richiesta di fiducia da parte del Governo dovrebbe arrivare domani e il voto il giorno successivo. Con il via libera di Montecitorio, previsto senza modifiche, si avrà così l'approvazione definitiva del decreto di correzione dei conti per il 2011-2012.