28 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Dopo gli Smart shop, incensi, erbe e pasticche viaggiano sul web

Droghe furbe: ecco la nuova mappa

ISS: il consumatore non è più il giovanissimo in cerca dello «sballo» ma anche l’adulto attratto dal «viagra naturale»

ROMA - Si potenzia il mercato delle «droghe furbe» e anche i loro effetti. Sei nuove «Smart Drugs», infatti, sono state individuate ed analizzate dall’Osservatorio Fumo Alcol e Droga dell’ISS che ha pubblicato, in collaborazione con il Ministro della Gioventù, la seconda edizione del volume sulle Smart Drugs aggiornando le conoscenze scientifiche e gli effetti sulla salute di prodotti vegetali.

«E’ importante informare i giovani sui rischi connessi all’utilizzo delle smart drugs, troppo spesso considerate una facile scorciatoia per ottenere risultati più brillanti nello studio, o migliori prestazioni sui campi sportivi – commenta il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni –. La consapevolezza è l’arma migliore per fare prevenzione e il messaggio che intendiamo lanciare è semplice e immediato: non esistono erbe, pillole o 'cocktail energetici' dai poteri straordinari, e soprattutto non esiste nulla che diventi più facile grazie alle droghe. Anzi cercare di percorrere questo genere di 'scorciatoia' ha come unica conseguenza certa quella di mettere a repentaglio la propria salute».
Per questo motivo individuare le nuove sostanze e conoscere i pericoli connessi è di fondamentale importanza per tentare di arginarne la diffusione e il consumo.

«Il volume sulle droghe furbe si pone come prezioso strumento per facilitare l’intervento degli operatori e fornire tutte le conoscenze possibili su questo fenomeno in evoluzione – dice il Presidente dell’ISS Enrico Garaci –. Nuove schede con l’identificazione e la descrizione delle sei nuove sostanze si aggiungono, infatti, alle altre 25 già conosciute e catalogate nel libro realizzato nel 2005 e ampliato anche con un nuovo capitolo sulle cosiddette Spice. L’azione congiunta dell’ISS, del Ministro della Gioventù e dei NAS ha lo scopo di permettere ai laboratoristi di riconoscere queste sostanze, ai clinici di intervenire in caso di intossicazione, al legislatori di intervenire per bloccarne la produzione e diffusione, e al giovane di essere informato sul pericolo di questi prodotti» .
Il lavoro dei ricercatori, coordinati per 4 anni dalla dottoressa Simona Pichini è consistito prima di tutto nel reperire le poche notizie disponibili su queste sostanze, notizie spesso pubblicate in riviste o libri a diffusione limitata.

«Sostanze facili da reperire – dice la dottoressa Simona Pichini dell’Osservatorio Fumo Alcol e Droga dell’ISS - Smart Drugs e Spice si vendono sul web, con l’e-commerce una bustina costa 25 euro e può essere usata per 3-4 volte. I consumatori non sono soltanto giovani in cerca dello sballo ma anche adulti 40-50enni che voglio provare un 'viagra naturale'. Ma le novità dello 'sballo' a tutti i costi non si fermano qui. Il volume dell’ISS dedica l’ultima parte del libro alle cosiddette Spice, miscele di Smart Drugs all’interno delle quali sono stati identificati cannabinoidi sintetici, sostanze che hanno gli effetti simili al fumo della cannabis, i più frequenti sono quelli a carico dell’apparato cardiovascolare (tachicardia, extrasistole), respiratorio e nervoso centrale: allucinazioni visive, psicosi, paranoie».

Il lavoro è proseguito con la revisione scientifica e la catalogazione delle informazioni raccolte e delle modalità per analizzare queste sostanze. Prezioso l’ausilio del Comando Carabinieri per la tutela della salute – i NAS – nella fase di individuazione degli Smart Shops, dei siti internet, e del reperimento delle sostanze da analizzare. L’equipe del professore Achille Caputi della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Messina ha supervisionato la parte clinica e farmacologica delle monografie.
Negli ultimi 5 anni si è modificato, infatti, l’uso e il consumo di queste sostanze, il cui numero è cresciuto così come sono aumentate le informazioni scientifiche sulla loro tossicità, in particolare se vengono assunte da giovani il cui sistema nervoso centrale non ha ancora completato il suo sviluppo, col rischio di incorrere in alterazioni cognitive, emotive e comportamentali che possono condizionare l’intera vita.

Le sei nuove sostanze identificate sono: Argemone mexicana, Brugmansia arborea, Datura stramonium, Muira puama, Piper methysticum, Turnera aphrodisiaca. Il volume completo è disponibile online sul sito dell’Osservatorio Fumo Alcol e Droga dell’ISS.
Il Ministro della Salute Fazio sentito il parere del Consiglio di Sanità e del Dipartimento delle Politiche Antidroga ha inserito alcuni di questi cannabinoidi sintetici nelle Tabelle delle sostanze stupefacenti con un decreto del 16 giugno 2010.