28 agosto 2025
Aggiornato 01:30
Area marina protetta

Porteste contro le gare di off-shore nel «santuario dei cetacei»

Si tratta del Primatist Trophy 2010. Legambiente: «Scandalo internazionale, intervenga la Prestigiacomo»

ROMA - Una gara di motonautica nel 'santuario internazionale dei cetacei Pelagos', area marina «teoricamente» protetta da un accordo tra Italia, Francia e Principato di Monaco, nel mare compreso tra la Toscana, la Sardegna, la Corsica e la Provenza. La gara di off shore è prevista dal 27 al 30 luglio: si tratta del Primatist Trophy 2010, che partirà da Porto Azzurro all'Elba per concludersi a Talamone, passando per Porto Ercole. «Un vero scandalo internazionale», è la denuncia di Legambiente che chiede l'intervento del ministro dell'Ambiente per bloccare la manifestazione nell'area marina protetta.

«Il Santuario dei cetacei somiglia sempre di più a una presa in giro - ha spiegato nei giorni scorsi Umberto Mazzantini, responsabile Legambiente Arcipelago Toscano - E' protetto, di fatto, da vincoli molto blandi e l'unico vero divieto era rivolto, appunto, alle gare di motonautica. Da tempo abbiamo denunciato il lavaggio di cisterne a mare, il passaggio di petroliere e navi pericolose accanto al mare protetto dell'Arcipelago Toscano, la presenza di containers affondati, pescatori abusivi con reti derivanti e il rischio di trivellazioni petrolifere e addirittura la follia di una centrale nucleare a Pianosa. Ora crolla anche l'ultimo baluardo di tutela ufficiale. Qualcuno ci deve spiegare se questo è il modo di gestire quella che dovrebbe essere l'rea marina protetta più grande d'Europa».

«Non è passato neanche un mese da quando il ministro Prestigiacomo ha dichiarato, insieme al suo omologo francese, la volontà di affrontare la questione della gestione comune delle acque tra Italia e Francia - aggiunge il vice presidente di Legambiente Sebastiano Venneri -. Chiediamo il suo intervento per bloccare questa manifestazione insensata nel tratto di mare che ospita il maggior numero di cetacei dell'intero bacino mediterraneo. Chiediamo inoltre al ministro di intervenire per assicurare il funzionamento del Comitato di Pilotaggio, l'ente con sede a Genova che dovrebbe gestire Pelagos bloccato e rimasto sulla carta anche per le inadempienze del nostro Paese».