28 marzo 2024
Aggiornato 12:00
L'arresto eseguito dalla squadra mobile di Caserta

Camorra, arrestato Nicola Schiavone

Il figlio di «Sandokan» è considerato il reggente del clan. Sarebbe il mandante di un triplice omicidio. Alfano: «Duro colpo ai clan»

CASERTA - Arrestato in nottata Nicola Schiavone, il figlio del boss dei casalesi Francesco, detto Sandokan. L'arresto è stato effettuato nel corso della notte dalla squadra mobile di Caserta a Casal di Principe. Francesco Schiavone è uno dei capi storici del clan dei Casalesi mentre il figlio Nicola è ritenuto dagli inquirenti attuale reggente.

TRIPLICE OMICIDIO - Nicola Schiavone, 32 anni, è stato catturato all'alba all'interno di un villino-bunker alla periferia di Casal di Principe, da sempre roccaforte dei Casalesi. Uno dei cinque figli di Francesco, detto 'Sandokan', incensurato, era irreperibile almeno dallo scorso mese di dicembre e destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Dda di Napoli per concorso in omicidio di Francesco Buonanno, Modestino Minutolo e Giovan Battista Papa, tre affiliati al clan uccisi per uno 'sgarro' a Villa di Briano lo scorso anno.

I COMPLIMENTI - Secondo quanto riferisce ad Apcom il capo della Squadra Mobile di Caserta, Angelo Morabito, il blitz della polizia è stato compiuto da una ventina di agenti che hanno sorpreso Schiavone nella villa dotata di ogni confort, compreso un televisore Lcd di grosse dimensioni. All'interno della casa, protetta da alte mura di cinta e da spesse cancellate, non c'erano armi, ma soltanto un rivelatore di microspie. Schiavone, ritenuto l'attuale reggente del clan dei casalesi, fazione Schiavone, non ha opposto resistenza e si è complimentato con i poliziotti per essere riusciti a «stanarlo».

ALFANO: «DURO COLPO AI CLAN» - «La cattura di Nicola Schiavone rappresenta un durissimo colpo, anche psicologico, inferto dalla squadra Stato al clan dei casalesi e all’intera organizzazione camorristica». Con queste parole, il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha commentato la notizia dell’arresto del figlio del boss di Casal di Principe.
«Ho appena sentito il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, e il capo della procura della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore, al quale ho espresso le mie congratulazioni per il blitz che ha consentito di assicurare alla giustizia un pericoloso criminale e, più in generale, il mio ringraziamento per i brillanti risultati che i magistrati dell’ufficio da lui diretto stanno conseguendo con straordinaria assiduità contro le organizzazioni camorristiche. Lo stesso plauso che voglio esprimere agli agenti della Squadra Mobile di Caserta per l’impegno e il coraggio dimostrato con l’operazione di oggi».