Napolitano: no a scontri politici sterili
Video messaggio del Presidente della Repubblica: «Italia si rinnovi, diventi più giusta e moderna»
ROMA - Sacrifici, unità, responsabilità. Sono le tre parole chiave con le quali il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano celebra la festa del 2 giugno. In un video messaggio trasmesso alla vigilia della Festa della Repubblica il capo dello Stato parla al paese nella sua interezza, affronta il tema della crisi economica e delle difficoltà del mondo del lavoro, rilancia la necessità di investire in formazione per creare «buona occupazione», ribadisce l'urgenza di superare il divario tra Nord e Sud, si appella alla politica perchè il confronto non sia ridotto a sterile conflitto.
Crisi difficile - Riprende le parole pronunciate qualche giorno fa a Washington, a poche ore dal varo della manovra economica da 24,9 miliardi, il presidente osservando che nel mondo e in Europa in particolare si sta attraverso una «crisi difficile»: «Occorre dunque - dice - un grande sforzo, fatto anche di sacrifici, per aprire all'Italia una prospettiva di sviluppo più sicuro e più forte». Ora più che mai l'Italia deve «sentirsi nazione unita e solidale» e «sentirsi italiani significa riconoscere come problemi di tutti noi quelli che preoccupano le famiglie in difficoltà, quelli che nei giovani suscitano, per effetto della precarietà e incertezza in cui si dibattono, pesanti interrogativi per il futuro».
Infine l'appello alla politica perchè «il confronto tra le opposte parti politiche» non deve «produrre solo conflitto, soltanto scontro fine a se stesso». «Si discutano in questo spirito - è l'invito di Napolitano - le decisioni che sono all'ordine del giorno; si scelga in questo spirito nel Parlamento, nelle istituzioni regionali e locali e nella società tra le diverse proposte che si dovranno liberamente esprimere».
L'Italia, a tutti i livelli istituzionali e civili, deve essere «accomunata» da «un forte senso delle responsabilità cui fare fronte»: «Consolidi la sua unità, si rinnovi, divenga più moderna e più giusta - è l'appello di Napolitano - e si dimostri capace di dare il suo contributo alla causa della pace e della giustizia nel mondo».
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