19 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Appaltopoli

Matteoli e Bondi: non abbiamo conti esteri

Il ministro dei trasporti smentisce le notizie di un conto in Lussemburgo a lui riconducibile. Smentite indiscrezioni. E partolo le querele

ROMA - Nessun conto in banche estere. I ministri Altero Matteoli e Sandro Bondi hanno smentito entrambi le indiscrezioni di stampa che gli attribuiscono il possesso di conti in banche estere. Ed hanno avviato azioni legali di tutela.

MATTEOLI - «Non ho, né mai ho avuto conti aperti né disponibilità in banche estere, tantomeno in filiali di banche italiane operanti in Lussemburgo. Non possono dunque esistere operazioni bancarie direttamente o indirettamente a me riconducibili, ovvero a persone a me collegate». Ha precisato il ministro delle Infrastrutture Matteoli.

BONDI - Altrettanto secca la risposta del ministro e coordinatore del Pdl, Bondi: «Sapevo di vivere in un paese barbaro e incivile almeno per le persone oneste, ma non fino a questo punto. Apprendo oggi su Libero che il mio nome figurerebbe in una inchiesta su movimenti bancari transitati per una filiale di Unicredit a Lussemburgo. Si tratta di una notizia semplicemente comica». «Purtroppo - ha concluso - so bene che quando i fatti saranno accertati sarà sempre troppo tardi per rendere giustizia alla mia onestà. Comunque in riferimento alle notizie riportate oggi sui quotidiani Libero e il Fatto, gli autori delle calunnie ne risponderanno presto in tribunale».

LA DIFESA DEL PDL - In difesa di Matteoli si è schierato il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri, che parla di attacchi «assurdi» legati a vicende «strampalate e fuori dalla realtà». Lucio Malan, senatore del Pdl, prende invece posizione a sostegno di Bondi, spiegando che «è vergognoso il fango che viene gettato su Sandro Bondi» perché «per le persone oneste come lui la vita è spesso difficile in Italia, specialmente in politica».