29 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Lo scontro nel PdL

Fini: chi mette sale in minestra va ringraziato

Il Presidente della Camera: «Temo la palude. Discutere senza anarchia nel rispetto delle posizioni minoritarie»

ROMA - «In un grande partito del 35% tutti coloro che hanno la volontà di porre delle questioni dalle quali muovere un dibattito, tutti coloro che cercano di mettere il 'sale nella minestra', tutti quelli che dicono che è giusto fare così ma magari cercano di farlo meglio, vanno ringraziati, non vanno contestati. Temo semmai che ci sia una palude in cui non si discute». Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, parlando a Castiglion Fiorentino sulle questioni che riguardano il Pdl.

«Proprio perché credo in partito plurale che ha però dei valori di riferimento comuni - ha affermato Fini - tutto quello che anima il dibattito, per me, é benvenuto». Per Fini, però, «il dibattito non deve nemmeno essere anarchia». «Quando il presidente Silvio Berlusconi dice 'discutiamo ma poi dobbiamo trovare un punto di caduta' ha ragione - ha aggiunto -. L'importante è farlo con rispetto nei confronti di chi magari è cosciente di portare nel dibattito posizioni minoritarie. Io penso sempre che tre, quattro o cinque teste pensino meglio di due».